Importavano cocaina purissima dalla Repubblica Dominicana, la trasportavano in Spagna e attraverso le prostitute la portavano in Italia per rivenderla. Era questa l’attività di un’organizzazione internazionale composta da sudamericani, italiani e nigeriani stroncata questa mattina all’alba dai Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi (Siena).
Operazione Drug Express 31 sono le misure di custodia cautelare emesse in tutta Italia, tra cui 4 mandati di arresto europeo, nell’ambito dell’operazione “Drug Express” che ha permesso di smantellare l’organizzazione criminosa dedita al traffico di sostanze stupefacenti con ramificazioni in Spagna, Svizzera e Italia. Fulcro dello smercio era Poggibonsi, cittadina della Valdelsa senese dove la droga arrivava dalla Spagna dopo essere stata acquistata nella Repubblica Dominicana per poi essere distribuita in Spagna, Italia, Svizzera e Grecia. Delle 27 misure di custodia nazionali, 22 sono state già eseguite, mentre 5 sono i soggetti ancora non reperiti, di cui 2 hanno lasciato il territorio italiano. La droga, acquistata in Repubblica Dominicana al costo di 1 euro al grammo, arrivava in Spagna, a Barcellona, dove i vertici dell’organizzazione la rivendevano in Italia a 10 euro al grammo. Sul territorio nazionale il costo si aggirava intorno ai 70-100 euro al grammo venduta dagli spacciatori arruolati in Toscana, nelle province di Siena, Firenze, Grosseto, a Genova, a Parma e in Campania . La droga partita da Poggibonsi veniva venduta anche a Milano, Roma, Napoli e Bari.
Le prostitute “galline” A portare la droga sul territorio nazionale erano prostitute dominicane tutte di età compresa tra i 30 e i 40 anni, nelle intercettazioni definite “galline” in quanto ingoiavano ovuli riuscendo a trasportare anche 1kg di droga per volta, al prezzo di poche centinaia d’euro. L’operazione di questa mattina ha portato a 40 perquisizioni, l’impiego di 100 militari dell’Arma, 30 veicoli, 1 elicottero e 2 unità cinofile. Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrati oltre 3 kg di cocaina del valore di 300 mila euro, 3 kg di marijuana, 415 grammi di hashish, 150grammi di materiale da taglio, un bilancino di precisione, 6250 euro in contanti e ricevute di money transfer del valore di 200mila euro trovati a Parma nell’abitazione di M.E.C, 36enne italiana che si occupava anche di reclutare le prostitute.
I primi arresti risalgono al 2011 Le indagini cominciate nella primavera 2011 hanno portato all’arresto di un cittadino dominicano 26enne A.R. T.P in possesso di sostanze stupefacenti. Attraverso lui gli uomini dell’Arma sono risaliti allo spacciatore, un dominicano J.M.R 52enne residente a Poggibonsi e arrestato il 4 settembre 2012. L’attività investigativa fatta anche di intercettazioni (quasi 50 sul territorio nazionale e 7 su utenze estere) ha permesso di ricostruire l’organizzazione con sede in Spagna e che in Italia poteva contare su 4 cittadini domenicani, 1 italiano, pugliese ma residente a Poggibonsi e una donna nigeriana. L’italiano 42enne trasportava partite di cocaina dalla Spagna in Svizzera e in Italia ed è stato arrestato il 1 luglio 2012 a Poggibonsi in possesso di 1,5 kg di cocaina imbustata e attaccata addosso, mentre rientrava dalla Spagna passando da Bologna, uno dei pochi scali sprovvisti di cani antidroga. Dell’organizzazione facevano parte anche B.S.R, 47enne spagnolo ma domiciliato a Montecatini Terme (Pt) arrestato in possesso di 8 etti di cocaina il 25 settembre 2012 che si occupava di smerciare la droga ai grossisti in Veneto, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana; e C.C.M , 40enne nigeriana residente a Poggibonsi titolare di un esercizio commerciale di prodotti etnici e di un’agenzia di money transfer che oltre a partecipare al traffico di cocaina tramite spacciatori nigeriani reclutava prestanome per l’invio all’estero di denaro derivante dalla vendita della droga.