«Non cancellate dai muri i numeri di telefono delle prostitute cinesi»: è questo l’appello che si sono sentiti rivolgere gli operatori che stanno provvedendo alla ripulitura dei muri di via Pistoiese, nel cuore della Chinatown di Prato. «Se voi li cancellate non possiamo più trovare quei numeri telefonici», hanno detto ai dipendenti del Comune diversi clienti italiani delle prostitute.
La denuncia dell’assessore La denuncia arriva oggi dall’assessore comunale all’Ambiente e alla Mobilità di Prato Filippo Alessi. «Mi sarei aspettato di tutto, ma non gli italiani che si lamentano perché cancelliamo i numeri di telefono dai muri nella zona di Macrolotto zero. Dobbiamo porci più di un interrogativo – ha affermato Alessi – se il nostro lavoro viene scambiato per quello della buoncostume».
Come i gendarmi di Bocca di Rosa Da una settimana è in corso l’operazione “decoro Macrolotto zero”, promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’ufficio Immigrazione, un’attività specifica per eliminare dalle facciate delle abitazioni le scritte e i graffiti che tappezzano le pareti del quartiere. «A fianco dei tanti che, giustamente, lamentano le condizioni in cui sono stati ridotti gli edifici, ci sono altri cittadini che adesso lamentano di non trovare più numeri di telefono a cui sono interessati. Con la traduzione degli annunci – ha osservato Alessi – è arrivata la conferma che si tratta di numeri di telefono di prostitute o ‘massaggiatrici’ e gli operatori che li stanno cancellando sono stati trattati come i gendarmi che accompagnano Bocca di Rosa alla stazione».