140 studenti di licei toscani si avvicinano al mondo della ricerca grazie alla realtà virtuale, con un progetto sostenuto dalla Fondazione TIM e realizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. AMICA, acronimo per “AMbienti virtuali Immersivi per la Comunicazione delle maestrie dell’Artigianato” arriva nei licei di Pisa e di Grosseto grazie ai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna per comunicare e per divulgare i mestieri artigianali legati alla produzione di opere di grafica d’arte, con i suoi entusiasmanti percorsi di realtà virtuale.
Le scuole partecipanti A questa sperimentazione partecipano gli studenti del Liceo Artistico Franco Russoli di Pisa e del Liceo Artistico Bianciardi di Grosseto, coinvolti in sessioni di sperimentazione sotto la guida del team di ricerca del Laboratorio di Robotica Percettiva (Percro) e in una serie di visite all’’X-CAVE, il sistema di visualizzazione immersiva, del Laboratorio dell’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (TeCIP) della Scuola Superiore Sant’Anna. 90 studenti del Russoli e 50 studenti del Bianciardi hanno partecipato alle sessioni fruendo di un modulo di formazione sperimentale della durata di un’ora ciascuno, al termine del quale sono stati condotti questionari e interviste mirati a valutare il coinvolgimento e l’efficacia comunicativa e formativa delle tecnologie realizzate.
Il progetto Dopo la prima fase il cui è stato realizzato un sistema di realtà virtuale “vivo”, attraverso riprese con telecamere 3D di artisti e di artigiani al lavoro, adesso il progetto finanziato da Fondazione Tim (già Fondazione Telecom Italia) prevede una fase di sperimentazione in cui il sistema viene testato per verificarne le potenzialità comunicative ed educative. Indossando una mascherina, gli studenti si ritrovano immersi fisicamente ed emotivamente in un autentico laboratorio di incisione. Possono osservare, da molti punti di vista e in prima persona, gli artigiani di un centro di grafica all’opera, mentre sono impegnati a realizzare una stampa utilizzando la tecnica della calcografia. Il progetto, caratterizzato da un approccio innovativo, offre un’opportunità eccezionale per contribuire alla ricerca sulle metodologie didattiche assistite dalla tecnologia e di far conoscere agli studenti – presto anche al grande pubblico dei musei – una realtà nuova e interessante. Se entrare davvero in questi laboratori è un’occasione che pochi possono avere nella vita, il progetto AMICA permette di avvicinarsi a questa realtà attraverso uno strumento interattivo per mostrare i processi e le competenze necessarie per creare un’opera d’artigianato, conservando e tramandando al tempo stesso la sapienza dei maestri artigiani alle future generazioni. Dopo la fase di coinvolgimento dei 140 studenti, i primi dati analizzati indicano un elevato potenziale didattico del sistema, considerazione confermata anche dagli studenti e dagli insegnanti coinvolti nella sperimentazione. “Avevo la sensazione di essere davvero in un laboratorio artigianale”, “E’ stata un’esperienza fantastica e coinvolgente”, “Ho imparato moltissime cose sull’incisione”, “E’ un sistema che andrebbe esteso anche ad altre forme di arte ed artigianato” sono alcuni dei commenti registrati tra gli allievi. Entrambi gli istituti scolastici toscani si sono inoltre detti interessati a ripetere l’esperienza, valutando la possibilità di inserire l’esperienza immersiva di AMICA come parte del percorso didattico sulle tecniche di incisione.