«Nasce #CittàMetropolitana #Firenze. Azzerati costi politica vecchia provincia. Puntiamo la futuro. #coseconcrete». È il tweet del sindaco di Firenze che ha dato il là all’insediamento del primo Consiglio della Città metropolitana, eletto lo scorso 28 settembre, nel salone dei 500 di Palazzo Vecchio. Nel suo tweet, Nardella ha voluto così ricordare che sia lui che i consiglieri (14 del Pd, uno di Forza Italia, uno del M5S, uno della lista Città Metropolitana Territori Beni Comuni ed uno di Liste Civiche per la Città Metropolitana) non riceveranno indennità, come invece accadeva per l’amministrazione provinciale.
Le parole di Nardella «Per sostenere le Città Metropolitane possono essere utilizzati vari strumenti – ha dichiarato a margine Nardella – a cominciare da una deroga al Patto di stabilità per favorire gli investimenti, incentivi fiscali per quelle che investono su sviluppo e lavoro, un’equa ripartizione delle risorse e direi anche un’equa ripartizione dei tagli, perché ben vengano le responsabilità di ciascuno per contribuire ai tagli e alla spesa pubblica, ma si sappia una cosa: un euro investito in Città metropolitane ha un effetto moltiplicatore superiore a quello di un euro investito in altre zone. Quello che si investe a Firenze – ha spiegato Nardella – ha ricadute in tutta la Toscana; e lo stesso puà dirsi per tutte le altre Città Metropolitane. Per quanto riguarda Firenze, non appoggerò alcuna iniziativa di aumento delle tasse, ma mi batterò insieme agli altri sindaci metropolitani con il governo – ha concluso Nardella – affinché lo Stato possa dare strumenti economici per il loro funzionamento».
Un minuto di silenzio per le due vittime dell’alluvione in Maremma All’inizio della seduta di insediamento, è stato osservato durante i lavori del primo Consiglio della Citta’ metropolitana di Firenze. Nardella, ricordando le due donne travolte dall’esondazione del fiume Elsa, ha voluto anche esprimere «solidarietà ai sindaci e agli amministratori delle zone colpite, che anche in queste ore stanno lavorando e affrontando l’emergenza».