grosseto 02Il parcheggio fuori dalle Mura è una distesa di fango. Nei negozi del centro è un via vai di secchi e stracci, pompe e carta. Grosseto è una città ferita: nel tardo pomeriggio di giovedì sono caduti 88mm di pioggia in un’ora, insieme alla grandine che pian piano ha intasato i tombini. Il centro storico e le vie limitrofe si sono quindi trasformate in un fiume in piena, con negozi, cantine e sottopassi allagati. Il giorno dopo il nubifragio è Enrico Rossi, presidente della Regione, a raggiungere Grosseto e insieme al sindaco Emilio Bonifazi e al presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda, fare una prima analisi della situazione. All’incontro erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni di categoria, Confesercenti e Confcommercio. «In un’ora è piovuto quanto normalmente piove nei mesi di maggio e giugno messi assieme – spiega Rossi nell’incontro in municipio con i giornalisti – e ci sono state raffiche di vento con punte di 108 chilometri orari».

Nubifragio storico Un fenomeno raro, anzi a dire la verità mai avvenuto. «A memoria di uomo e anche dai dati che abbiamo in possesso – spiega l’ingegnere della Regione Renzo Ricciardi – non si era mai verificato a Grosseto un nubifragio di queste intensità». In totale dalle 19,15 alle 20,15 sono caduti sulla città in media 78 millimetri di pioggia.

Si contano i danni Una prima stima dei danni, molto approssimativa, si aggira intorno al milione di euro, ma la cifra è destinata sicuramente a crescere e non di poco. Per questo Comune, Provincia e Regione sono già a lavoro per richiedere lo stato di emergenza. «In queste ore – dice Rossi – il presidente della provincia farà la richiesta di stato di emergenza alla Regione e se ci arriva oggi pomeriggio già domani mattina o dopo domani faremo una giunta regionale per dichiarare lo stato di emergenza. Questo ci consentirà di passare subito alla ricognizione dei danni, pubblici e privati. Per fare questo lavoro ci vorrà una settimana circa. Fatta tutta la valutazione dei danni, i dati saranno inviati a Roma e a quel punto se ci saranno le condizioni il governo nazionale dichiarerà lo stato di emergenza nazionale. Per avere poi i finanziamenti ci vorrà un provvedimento del governo che attribuirà le risorse secondo quanto sarà stabilito da un provvedimento specifico che viene elaborato dalla protezione civile nazionale e decretato dal sottosegretario alla protezione civile».

Contributi dalla regione Si tratta dunque di un percorso piuttosto complesso e non sarà quindi immediato. Le misure straordinarie della Regione.  «La Regione – dice Rossi – mette a disposizione un microprestito fino a 25 mila euro, accessibile in breve tempo, che potrà essere rimborsato in sette anni a interessi zero e a partire eventualmente dal prossimo anno. Questo per consentire alle imprese di avere liquidità per ripartire. Per le famiglie ci sarà un contributo. Queste misure fanno parte di un pacchetto che esiste solo in Toscana ed è quello che possiamo fare».