Quasi mille docenti in meno nella scuola toscana del prossimo anno. E’ l’ennesimo colpo che sarà inferto alla scuola a seguito dei tagli agli organici per l’anno scolastico 2011-2012 secondo quanto previsto dal Ministero. ”Siamo preoccupati per la qualità della scuola pubblica che dovrà sopportare per il terzo anno consecutivo un taglio di risorse non indifferenti” dice Cristina Zini, segretaria generale della Cisl scuola toscana. ”Tagli che vanno a ridurre gli interventi che potevano essere di potenziamento dell’attività scolastica e mettono a rischio in alcune realtà la funzionalità del servizio. Ad essere colpiti saranno soprattutto l’insegnamento specialistico della lingua straniera nella scuola primaria e le attività’ di laboratorio nella scuola secondaria superiore con un evidente impoverimento dei percorsi.


I tagli – Le tabelle fornite in questo momento sono ancora provvisorie, ma i tagli indicati sono superiori, seppure di poco, rispetto a quanto si prevedeva. Al conto andranno poi aggiunti i dati del personale non docente che non sono ancora noti. I tagli più pesanti riguarderanno la scuola elementare, che perderà 498 docenti (-4,09%), e la scuola superiore, con 392 docenti in meno (-3,32%). Meno colpite la scuola media (-24 docenti) e la scuola materna (-3 docenti). Il calo complessivo stimato dei docenti in Toscana sarà del 2,53%.


La risposta del ministro Gelmini – Nel piano dei tagli al numero degli insegnanti per il prossimo anno scolastico non ci sono novità. Lo ha ribadito oggi a Firenze il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini rispondendo alla Cisl Toscana. ”E’ un piano di razionalizzazione che la Cisl dovrebbe conoscere molto bene, contenuto nel decreto 112, indispensabile per liberare risorse sulla qualità. Abbiamo bisogno di soldi per l’edilizia scolastica e per la formazione”. E’ un piano con cui ”non si licenzia nessuno”, ha aggiunto il ministro margine dell’Assemblea nazionale dei Giovani imprenditore di Confartigianato, ma con cui ”si ridimensiona la previsione di aumento della pianta organica. Ci siamo trovati costretti ad adottarlo, in continuità col precedente Governo”, ha concluso il ministro.


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