FIRENZE – “Ci prendiamo un impegno, di fronte a tutta la comunità del lavoro: essere presenti, con il bagaglio dell’esperienza passata e con la capacità di renderlo aderente ai nuovi bisogni, alle nuove paure e alle nuove sollecitazioni che emergono dal mondo che stiamo vivendo.”

Lo ha detto il segretario generale della Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi, nella sua relazione che ha aperto stamani il Congresso dell’unione sindacale territoriale delle due province, in corso oggi e domani a Spazio Reale, nel comune di Campi Bisenzio. Una realtà che conta oltre 72 mila iscritti, 17 categorie, 7 enti e associazioni, 35 sedi territoriali.

“Abbiamo scelto come slogan – ha spiegato Franchi – Andrà tutto Nuovo, perché l’Italia, l’Europa che abbiamo vissuto prima della pandemia non ci saranno più. Saremo chiamati a importanti processi di trasformazione e transizione, nel lavoro e nel modo di lavorare; ci sarà più innovazione tecnologica e digitale, ci saranno modifiche degli orari e dei luoghi del lavoro, con il rischio di una società più frammentata e con divari economici più rilevanti.” Processi epocali di fronte ai quali la Cisl non arretra, ma sceglie di mettersi in gioco perché, ha spiegato Franchi, “se vogliamo contribuire a rendere questo paese giusto, libero, dignitoso, coeso, noi dobbiamo esserci.”

Un lungo passaggio della relazione è stato dedicato ai giovani e alle donne “che sono coloro che pagano il conto più salato” delle nuove marginalità. “I cosiddetti millenials, che stanno entrando nel mondo del lavoro con un grado di istruzione superiore alla generazione precedente, ma con ruoli spesso peggiori e meno retribuiti”, mentre “l’occupazione femminile arretra” con “donne competenti e iper formate” “profondamente deluse” dal mercato del lavoro. Anche e soprattutto pensando a loro Franchi impegna la Cisl Firenze-Prato a “allargare la visione e il perimetro dell’azione sindacale, cercando di dare rappresentanza a un mondo di esclusi.”

Sul fronte della sicurezza il segretario Cisl ha ricordato lo sciopero e la manifestazione del 7 maggio a Prato, in nome di Luana d’Orazio e Sabri Jaballah, in un anno che ha visto la Toscana terza regione per numero di decessi. Da qui la richiesta di “maggiori ispezioni, l’introduzione della patente a punti, un ruolo ancora più incisivo per gli Rls, una formazione non solo relegata nelle ore obbligatorie, ma continua, durante l’intero periodo lavorativo.”

Franchi ha rilanciato la concertazione territoriale, che “ha ripreso ad avere un ruolo centrale nell’azione sindacale”, ha ribadito “la necessità di un nuovo welfare locale”, alla luce anche dei cambiamenti demografici che pongono “un rilevante problema di sostenibilità economica e sociale” e la necessità di intervenire anche sul fronte sanitario, dopo che “la pandemia ha certificato ancora una volta che è il territorio l’anello debole del sistema.”

Un intero capitolo della relazione è stato poi dedicato alle infrastrutture, “la cui carenza è un elemento di freno allo sviluppo economico e alla necessità di mobilità delle persone”; e se il completamento del sistema delle tramvie fiorentine, “è sicuramente un fatto positivo”, questo “interviene su un ritardo storico di decenni” e lascia “esclusa l’area dell’Osmannoro, mentre “molto più preoccupante è il ritardo nel completare il sotto attraversamento dell’alta velocità”. Sull’aeroporto, ribadendo che “Firenze ha bisogno di un city airport”, Franchi si è rivolto ai sindaci di Firenze, Prato e Campi, presenti in sala, sollecitandoli a “fare sintesi e concludere questa importante partita.”

Infine i rifiuti, su cui “il deficit di infrastrutture è addirittura eclatante”, con “impianti non sufficienti” che comportano “un assurdo turismo dei rifiuti” che ha “costi inaccettabili dal lato economico e ambientale.” “Estremamente negativa” è poi definita la decisione di rinunciare alla costruzione di nuovi termovalorizzatori, “perché condanna allo smaltimento in discarica il 34% del totale dei rifiuti”; “uno spreco” secondo Franchi, alla luce del quale “è inaccettabile” che la bolletta della Tari, già alle stelle, sia “prevista in aumento per i prossimi 4-5 anni.”

Nella relazione il segretario ha infine sottolineato il “dialogo costante e prezioso fra le parti sociali, le amministrazioni comunali e le associazioni datoriali” determinato dalla “nuova fase di spinta verso il rilancio economico offerto dal Pnrr”, che ha consentito il raggiungimento di importanti intese sul territorio, dal ‘Patto per il lavoro e lo sviluppo’ siglato a livello di Città metropolitana nel dicembre scorso all’intesa di pochi giorni fa per la creazione di un Hub per la raccolta e selezione degli scarti tessili a Prato.

Ai lavori è presente il segretario generale nazionale Cisl Luigi Sbarra, che interverrà nel pomeriggio, e il segretario generale Cisl Toscana Ciro Recce; in sala stamani anche il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Prato e presidente Anci Toscana Matteo Biffoni, il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, il sindaco di Marradi Tommaso Triberti, la segretaria generale Cgil Firenze Paola Galgani, Leonardo Mugnaini del coordinamento Uil di Firenze, i rappresentanti delle controparti datoriali.

Durante i lavori uno spazio sarà dedicato anche alla testimonianza di Yuliya, attivista bielorussa che ha conosciuto il carcere sotto il regime di Lukashenko e porterà la voce di chi nell’Est Europa si impegna per la libertà contro gli autoritarismi.