La caprese,  piatto estivo per eccellenza, ma anche le patate, i formaggi, lo speck. Sono i cibi che più spesso, senza saperlo, ci inducono a compiere errori a tavola alimentando falsi miti. A dirlo è Monica Federico, dietista, con 10 anni di esperienza alle spalle, intervistata da agenziaimpress.it.

I falsi miti – E così si scopre che il piatto che in tanti considerano leggero, da gustare magari per un pranzo light in riva al mare o a cena dopo una giornata al sole, è invece molto calorico. Una mozzarella, ad esempio, apporta  circa 320 Kilocalorie (Kcal) controun piatto di bresaola (100 grammi) che ne ha 150. E ancora: «40 grammi di formaggio equivalgono a quasi 2 sogliole e nello specifico 40 grammi di parmigiano (155 kcal) equivalgono a 250 grammi di polpo lesso (143 kcal)  – spiega la specialista -. Una porzione da 100 grammi di stracchino, un alimento considerato fresco e leggero corrisponde, in realtà a 300 grammi di petto di pollo, una quantità che una persona mangia in due giorni». E di falsi miti è pieno il repertorio “culinario” di chi pensa che le patate siano una verdura («in realtà è un tubero ed equivale a pane e pasta, quindi se si mangia come contorno, bisogna poi limitare l’apporto di carboidrati»),  che i formaggi siano leggeri («Solo ricotta e fiocchi di latte si possono definire veramente light») e che le banane siano un  “cibo tabù” («una banana media apporta circa le stesse calorie di una mela»).

Consigli preziosi Molti errori sono alla base di una scarsa cultura dell’alimentazione, bisognerebbe, invece, dare, anche ai più piccoli, una corretta informazione. «Innanzitutto gli italiani devono capire che la dieta non è mai restrizione ma uno stile di vita – continua la dietista – non esistono cibi che fanno ingrassare, ma bisogna capire come e quando mangiarli. Per esempio, il pasto che può essere più abbondante,  è la  colazione piuttosto che la cena, a cui va riservato il 20-25% dell’apporto calorico dell’intera giornata, prediligendo le proteine, meglio se nobili, come carne, pesce azzurro e uova. E come regola generale, se non ci sono particolari patologie, ci si può concedere qualche piccolo peccato di gola. Meglio trasgredire e assecondare qualche voglia piuttosto che vietare. Una corretta alimentazione a cui va sempre affiancata l’attività fisica, intesa come sport per chi può permetterselo o come stile di vita attivo: «Io consiglio ai miei pazienti di parcheggiare l’auto lontano da casa o salire e scendere le scale anziché prendere l’ascensore – prosegue la specialista. Di norma andrebbe fatta un’attività da 20 minuti 4-5 volte a settimana che comporti un po’ di sudorazione per bruciare il grasso».

Acqua, questa sconosciuta «E poi c’è il problema dell’idratazione – prosegue Monica Federico -. La gente non è abituata a bere acqua e questo comporta, soprattutto nelle donne, ritenzione idrica. Il consiglio è bere 1 litro e mezzo di acqua al giorno d’inverno e 2 litri d’estate. E se il “gusto” dell’acqua non piace, si può sostituire mezzo bicchiere mescolando l’acqua con succo di ananas, pompelmo o limone. In generale no ai succhi di frutta e alle bevande zuccherate, si a frullati di frutta fresca e granite. Soprattutto d’estate ci possiamo sbizzarrire con frutta e verdura fresca che non devono mai mancare a tavola e negli spuntini. Una dieta corretta prevede dalle 2 alle 4 porzioni al giorno per un giusto apporto di sali minerali e vitamine».

Il pasto corretto prevede un giusto equilibrio tra carboidrati, proteine, sali minerali e vitamine. «L’ideale – spiega la dietista – è a pranzo un piatto di pasta al tonno con pomodoro, un cucchiaio di olio e un frutto e a cena bistecca, insalata e 2-3 fette di pane. Se si conclude con un frutto si ha anche il corretto apporto di fibra. La regola generale è carboidrati a pranzo e proteine a cena». E se a interferire è la voglia di abbuffarsi? Secondo Monica Federico in questo caso piccole strategie aiutano a non mangiare in eccesso: «Lo stimolo a mangiare molto spesso è una richiesta mentale, non una necessità fisica. Il segreto è distrarsi, anche rilassandosi con una doccia o facendo una telefonata. Ci si accorge che, se non si tratta di fame vera, una volta che lo stimolo a mangiare in eccesso è passato, non torna».

La spirale del buonumore D’estate poi, grazie al relax e al sole, ci sentiamo tutti più belli e in armonia con noi stessi. Per chi volesse conservare i benefici di questa stagione anche al rientro dalle ferie il consiglio della dietista è «cercare di mantenere uno stile di vita attivo anche quando torniamo alla quotidianità, bere tanto e curare il proprio corpo. D’estate, il sole ci aiuta a ricaricarci di endorfine che generano il buonumore che ci fa sentire meglio, incentivandoci a mangiare meglio. Una spirale positiva che dobbiamo sforzarci di mantenere attiva anche quando le giornate si accorceranno e tornerà l’inverno».