Bene l’avvio della legislatura, la Cia Toscana formula i migliori auguri ai Consiglieri regionali, ai neo eletti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, al Governatore Enrico Rossi, all’intera Giunta Regionale, agli assessori, in particolare a Gianni Salvadori neo assessore all’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca.


Le richieste – La Cia Toscana conferma ampia disponibilità e collaborazione alle istituzioni e Governo regionali, assicurando fin da ora la partecipazione alle occasioni di confronto, consultazione e concertazione, impegnandosi per un confronto costruttivo e propositivo teso alla individuazione di soluzioni adeguate e possibili. Le imprese ed i cittadini hanno bisogno di rafforzare il legame, il rapporto e le relazioni, anche tramite le rappresentanze sociali, con le Istituzioni; per questo rilanciamo il Patto fra Agricoltura e Società per lo sviluppo della Toscana.


Una nuova stagione per l’agricoltura – Si deve aprire una nuova stagione politica per l’agricoltura toscana. Con meno burocrazia, e più risorse e politiche adeguate al rilancio del settore. La Cia richiama e rinnova la proposta strategica del “Patto con la Società”, innanzitutto come affermazione del ruolo chiave dell’agricoltura per uscire dalla crisi economica, sociale e di valori in atto. Un ruolo che va oltre la valenza propria del settore, ma che rappresenta fattore essenziale per lo sviluppo economico e territoriale complessivo della Toscana. L’agricoltura toscana – sottolinea la Cia – può ripartire solo mettendo al centro del sistema l’impresa agricola e l’agricoltore, e per questo la Cia rilancia il Progetto impresa che ha sottoposto alla società toscana ed ai candidati in occasione delle elezioni regionali. Serve un nuovo impegno per un’agricoltura in profonda crisi, tuttavia emerge la volontà da parte delle imprese agricole della nostra regione di voler affrontare le nuove sfide sia per uscire dalla crisi che per delineare nuove strategie per competere nei nuovi mercati sempre più “aperti” e globalizzati. Il mercato è una realtà complessa che deve essere affrontata con soluzioni diversificate ed all’altezza della complessità, con l’obiettivo di rendere più efficienti le filiere, garantire il consumatore e trasferire agli agricoltori quote crescenti di valore aggiunto e di reddito. Per migliorare le condizioni di reddito degli agricoltori, tra le altre iniziative,  occorrerà valorizzare maggiormente la produzione agricola  rafforzandone il legame con il territorio e, soprattutto,  rendere più efficiente e competitiva l’impresa sul mercato, per questo andrà rafforzata la sua organizzazione economica, sia in forma singola che associata (attraverso cooperative, op, consorzi agrari), rese più efficaci le relazioni ed i rapporti nelle diverse filiere, corte o lunghe che siano.


Gli obiettivi – “Per scongiurare la marginalizzazione dell’agricoltura – afferma Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana -, che avrebbe conseguenze devastanti sull’intero sistema socio-economico regionale, la Toscana deve da un lato puntare in maniera più decisa e coerente su un’agricoltura competitiva, sostenendo attivamente il sistema delle imprese professionali rivolte al mercato, da quelle a dimensione familiare a quelle maggiormente strutturate, liberandone le potenzialità di sviluppo, di innovazione, di reddito; dall’altro lato deve favorire il mantenimento ed il potenziamento di quella funzione di presidio dell’ambiente e del territorio svolta dall’insieme del sistema dell’impresa diffusa che caratterizza l’agricoltura toscana”. Nei prossimi giorni – conclude la Cia Toscana –  invieremo le nostre proposte per la legislatura e chiederemo incontri per approfondire le strategie e per individuare gli interventi immediati sollecitando tutti gli assessori, per le materie di loro competenza, ad una attenzione verso le aree rurali, le imprese agricole e le loro esigenze peculiari.


Firenze