LUCCA – Dopo il successo del concerto di Francesco Motta, venerdì 30 giugno un altro grande protagonista della musica italiana arriva a Lucca per festeggiare il decennale del San Francesco.
Il cantautore, flautista e comico italiano Stefano Belisari, in arte Elio, performer eccentrico e straordinario, amatissimo dal pubblico, alle 21 porterà sul palco della chiesa di San Francesco Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci, uno spettacolo giocoso e profondo, a metà tra teatro e canzone, dove rivisita e reinterpreta il repertorio di Enzo Jannacci, scomparso a Milano nel 2013. L’esibizione chiude il doppio appuntamento con l’“Anniversario in concerto”, che quest’anno, in occasione delle celebrazioni per i dieci anni dalla riapertura del complesso monumentale, ha proposto eccezionalmente non uno, ma ben due concerti.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha ritenuto di associare l’evento ad una vendita benefica dei biglietti a cura di Event Service SRL. Il ricavato sarà devoluto al Dipartimento Neuroscienze Pediatriche dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano che svolge ricerche su “Sindromi Genetiche con Disabilità Intellettiva e Disturbi dello Spettro Autistico”. I biglietti, che hanno un costo compreso tra i 5 e i 20 euro, saranno acquistabili a partire dalle ore 12 di martedì 27 giugno su www.fondazionecarilucca.it.
Diretto da Giorgio Gallione, grazie agli arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, Elio permetterà al pubblico di riascoltare alcuni dei brani di maggior successo del cantautore. Tra questi Ci vuole orecchio, che dà il titolo all’esibizione, El purtava i scarp del tennis, in dialetto milanese, scritta con Dario Fo nel 1964, La luna è una lampadina, L’Armando, e ancora Saltimbanchi e Quando il sipario calerà. Brani comici e tragici, sempre bizzarri, con cui Jannacci sapeva spiazzare, stupire, raccontando la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ’70.
Sul palco, nella coloratissima scenografia, troveremo insieme al protagonista alcuni stravaganti compagni di viaggio, cinque musicisti che formano un’insolita carovana sonora: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. Accompagneranno lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, fino a Michele Serra.