meteoL’argomento è serio, ma a me viene da ridere. Anzi, proprio mi scompiscio.

Perché quando il senatore di Forza Italia Bernabò Bocca – da tempo immemorabile presidente nazionale di Federalberghi – sente l’esigenza di definire “meteo-terroristi” coloro che sbagliano le previsioni del tempo (annunciando temporali per il fine settimana, quando poi invece splende il sole, causando disdette e danni gravissimi agli operatori turistici), direi che siamo dalle parti della comicità grossa di Lino Banfi e del suo indimenticato “porca puttena” o che si raggiungono le vette sublimi di Totò e dell’onorevole Trombetta interpretato da un magistrale Mario Castellani (guarda).

Aveva cominciato più di un anno fa il governatore leghista del Veneto Luca Zaia, già ministro delle politiche agricole, che aveva chiesto – letteralmente – di oscurare la sua regione dalle previsioni del tempo per non danneggiare con eventuali errori gli interessi degli albergatori che avevano subìto disdette per previsioni di maltempo che non si erano poi verificate.

Ma evidentemente il problema di classe dirigente, non riguarda solo la politica, ma anche gli imprenditori ed i massimi vertici delle associazioni di categorie. Citando ancora il grande Totò, verrebbe proprio da esclamare: «E poi dice che uno si butta a sinistra…!» O forse neanche a sinistra, visto che anche l’assessore regionale al turismo dell’Emilia Romagna Maurizio Melucci si è lamentato del fenomeno.

Va da sé che le proteste riguardano soltanto i casi in cui a previsioni di maltempo corrispondono giornate di sole e mai il contrario, quando – evidentemente – migliaia di turisti confidano nel bel tempo e si trovano invece sotto un temporale. In quel caso, hanno confermato camere in albergo e tavoli al ristorante, pagando il conto, e quindi chi se ne frega se piove. Sfortuna, oppure si sa che il riscaldamento del pianeta ha cambiato il clima mediterraneo ed ormai siamo esposti anche noi a fenomeni tropicali…

Se un intero comparto economico come quello turistico, per voce anche di importanti rappresentanti, si trova a scendere a questi livelli di polemica, accusando i metereologi di essere terroristi, invece di fare autocritica ed ammettere la propria incapacità strutturale e di sistema di far fronte ad un fine settimana annunciato di maltempo, credo che l’ilarità sia l’unica alternativa alla disperazione.

Qualsiasi discorso serio sarebbe (giustamente) sommerso dalle risate del pubblico.