Rossella Rosati è la presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte, il nuovo organismo pubblico-privato voluto dal Comune di Chiusi.
Cultura al centro «Questa fondazione – osserva l’assessore al sistema “Chiusipromozione” Chiara Lanari – è uno dei più importanti risultati del mio assessorato, che coniuga cultura, turismo e commercio. In un momento delicato come questo, è molto forte il messaggio che il Comune lancia, affidando alla cultura un ruolo centrale per lo sviluppo di Chiusi. E noto con piacere che il nuovo organismo, cui auguro buon lavoro, è caratterizzato da una forte componente femminile». In effetti, il consiglio d’indirizzo della Fondazione Orizzonti d’Arte vede tra i cinque membri, oltre a Rossella Rosati, l’artista Roberta Betti, la responsabile del centro documentazione di Oxam Italia Lorella Dapporto e Leonora Gherardi, che si occupa di formazione. Unico esponente maschile è l'avvocato Francesco Reali, autore di pubblicazioni scientifiche sulla storia del diritto e segretario del Centro studi Magister Gratianus. Nominato inoltre il comitato di gestione, composto da tre membri, anch’esso guidato da Rossella Rosati. Vicepresidente è l’ex dirigente del Monte dei Paschi e presidente della precedente Istituzione Mascagni Marco Mercanti, e altro componente l’ imprenditore e produttore discografico Alberto Margheriti.
La prima dichiarazione del presidente Rosati «Ho notato molto entusiasmo tra i componenti del consiglio di indirizzo – è la prima dichiarazione del presidente Rosati -. Un buon punto di partenza: intanto contiamo su risorse umane di grande livello, che condividono l’idea di una centralità della cultura per la valorizzazione e lo sviluppo di Chiusi». Imprenditori e professionisti mettono gratuitamente a disposizione le loro capacità per portare elementi di novità nella produzione culturale e nella valorizzazione del territorio, nella consapevolezza che la promozione di Chiusi porti valore aggiunto anche alle singole imprese. «È proprio questo – continua l’assessore Lanari – lo spirito che sta alla base della sinergia tra ente pubblico e soggetti privati, con gli imprenditori che hanno un ruolo da protagonisti». Non a caso, verranno nominati successivamente altri due componenti del consiglio di indirizzo, espressione del mondo imprenditoriale, oltre a quelli già indicati dal sindaco Stefano Scaramelli.
Gli obiettivi Ora per la Fondazione arriva il momento più impegnativo, quello di definire indirizzi e programmi. Si comincia con una “dote” di 70 mila euro, tra cassa e immobili, messi a disposizione dal Comune grazie alla dismissione di una società. E, soprattutto, c’è una altra eredità: quella dell’ottimo lavoro compiuto dall’Istituzione del teatro Mascagni negli anni. Ma ora è il momento di una evoluzione, a partire dall’originale modello di gestione che, oltre a un’integrazione di risorse con l’ingresso dei privati, guarda a tutto tondo al mondo della cultura, dell’arte, e al possibile indotto in termini di occupazione e sviluppo.