Prima lo spostamento della gara nella vicina località di Massarosa lo scorso anno, poi la definitiva chiusura della piscina. Si è conclusa definitivamente nelle ultime ore la storica storia degli Internazionali di nuoto di Viareggio, luogo dove atleti di primo piano quali Federica Pellegrini ma anche il suo compagno, Filippo Magnini, avevano messo a segno una serie di record italiani nelle varie specialità natatorie, guadagnandosi nelle vasche viareggine anche storiche qualificazioni a mondiali ed Olimpiadi. E proprio Pellegrini nella tarda serata ha commentato il tutto con un eloquente: «Mi dispiace immensamente, è una vasca storica». Soltanto a novembre scorso Mafaldina, come si fa chiamare Federica Pellegrini sui suoi profili social, aveva fotografato Viareggio dalla terrazza dell’albergo che la ospitava prima del celebre meeting, aggiungendo su Twitter la scritta:”#Viareggio #comeognianno #trofeo#mussilombardifemiano” con tanto di due cuori allegati.
Riconsegna degli impianti Ma cosa c’è dietro quanto accaduto? Innanzitutto la chiusura della piscina comunale di Viareggio in seguito ai problemi posti dal deficit dell’amministrazione comunale. Dopo l’ordinanza del giudice, sono stati sciolti i contratti ed è stato chiesto ai gestori la riconsegna degli impianti. Ai gestori della piscina, del palasport, del Centro polo e campo sportivo della Migliariana è arrivata la comunicazione del curatore fallimentare, via posta certificata, indirizzata anche al sindaco: nella missiva si invitano le associazioni a consegnare al curatore gli impianti. Difficile, al momento, fare previsioni sull’ eventuale riapertura dell’impianto per la quale il Comune dovrà provvedere al riaffidamento ai gestori con un nuovo bando. Quanto invece al palasport, al Centro polo e al campo sportivo, per ora, il problema di chiusura non si pone perché i costi di gestione sono decisamente più bassi di quelli della piscina.
Il sindaco: «Impensabile che, stante il dissesto, il Comune o il curatore possano accollarsi la spesa» Sulla chiusura di quest’ultima è intervenuto il primo cittadino di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro. «Siamo davanti di nuovo a tante chiacchiere e ad una voglia inutile di protagonismo – ha spiegato Del Ghingaro – Sulla piscina grava una situazione debitoria vecchia nel tempo, dovuta in larga parte ad atti che non sono mai stati impugnati. Mi chiedo dove fossero un paio di anni fa, quando forse ancora si poteva fare qualcosa, tutti quelli che oggi sono così accorati per la chiusura dell’impianto. Eppure, sono gli stessi che erano al governo della città». Di fatto, viene riferito, la piscina costava alla Viareggio Patrimonio 34mila euro di luce ed elettricità (50% a carico dei gestori della piscina e 50% a carico della VP) e 188mila di gas(tutto a carico della VP). Quindi 222mila euro l’anno dal 2010 ad oggi: un totale di oltre un milione di euro negli ultimi 5 anni. «E’ impensabile che, stante il dissesto, lo ricordo, il Comune o il curatore possano accollarsi una tale spesa» ha aggiunto amareggiato il primo cittadino.