La chirurgia robotica e la diagnosi precoce salvano la vita a un uomo toscano operato al Policlinico di Siena. Il paziente, 74 anni, era arrivato alle Scotte per un intervento su un tumore al colon. Durante gli esami di routine previsti per la preospedalizzazione è stato individuato un secondo tumore, al rene, completamente indipendente dal primo.

Lavoro di equipe Il caso è stato discusso e studiato in team ed è stato reso più complesso dalla presenza di una seria patologia cardiaca. Grazie alla grande collaborazione tra l'Urologia, diretta da Gabriele Barbanti, e la Chirurgia Generale Mininvasiva, diretta da Franco Roviello, tutto è andato per il meglio e al paziente sono stati rimossi entrambi i tumori nella stessa seduta operatoria. «Il tumore al rene – spiega Barbanti, che ha effettuato l'intervento insieme all'urologo Filippo Gentile – è stato asportato nella prima fase dell'intervento, conservando il rene e le sue funzionalità. La diagnosi precoce ha permesso di intervenire prontamente». Successivamente l'équipe chirurgica è intervenuta sul colon. «L'asportazione del tumore al colon – aggiunge Roviello, coadiuvato dal chirurgo Daniele Marrelli – è durata circa tre ore, per un totale di cinque ore di sala operatoria. E' andato tutto bene e il paziente, dopo pochi giorni di degenza, è a casa e ha avuto un ottimo decorso post-operatorio. Dovrà fare i controlli oncologici di routine ma possiamo dire che il peggio è passato»”. La chirurgia robotica alle Scotte rappresenta ogni giorno di più una vera eccellenza, con un utilizzo mirato e altamente specialistico per interventi di tipo urologico e di chirurgia generale e mininvasiva.

Articolo precedenteDieci punti per ripartire, da Anci Toscana il “Manifesto dei Comuni e delle Città” per i candidati al Parlamento
Articolo successivo“Bevi con la testa”, nuova campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol