SIENA – Gran finale della Micat In Vertice N. 100, la stagione dei concerti dell’Accademia Musicale Chigiana 2022-2023 al Teatro dei Rinnovati, venerdì 12 maggio.
Il concerto conclusivo di questo cartellone del centenario dalla sua nascita, vedrà sul palco il ritorno della violinista Francesca Dego, una delle migliori e internazionalmente affermate violiniste della nuova generazione, allieva di Salvatore Accardo all’Accademia Chigiana dal 2007 al 2012, che interpreta uno dei vertici della letteratura per violino e orchestra, il Concerto in re maggiore op.77 di Johannes Brahms, eseguendo la cadenza di Ferruccio Busoni, raramente proposta.
Ad accompagnarla l’ORT – Orchestra della Toscana, diretta dal canadese Jordan De Souza, tra i direttori d’orchestra più promettenti ed esuberanti dei nostri periodi. Nella seconda parte la Sinfonia n.3 in la minore ‘Scozzese’ op.56 di Felix Mendelssohn-Bartholdy.
Il Concerto in re maggiore op.77 è universalmente considerato come una delle composizioni più riuscite di Brahms e uno dei concerti per violino più famosi nella storia della musica. Brahms si orientò verso i classici tre movimenti, nell’alternanza Allegro-Adagio-Allegro. La parte del leone, in termini costruttivi e di dimensioni, toccò al primo movimento, depositario di una straordinaria ricchezza tematica. Il momento di distensione rappresentato dal tempo lento centrale si apre sotto il segno della cantabilità.
Nel Finale Brahms torna al vecchio schema del Rondò, costruendolo sopra un tema ‘all’ungherese’: il violino è scatenato in escursioni virtuosistiche mirabolanti, in ininterrotti e trascinanti scambi di idee con l’orchestra; la conclusione giunge con un ulteriore stringere del tempo, accentuando un piglio zingaresco non privo di humour.
La Sinfonia n. 3 op. 56 ‘Scozzese’ fu ultimata da Mendelssohn nel 1842 e costituisce in realtà il suo ultimo lavoro sinfonico. Articolata in quattro movimenti, incorniciati da un’introduzione lenta (in la minore) e da un solenne epilogo (in la maggiore), la Sinfonia n. 3 si apre con un Andante con moto che di fatto introduce il primo movimento caratterizzato da una sorta di corale solenne e grave. L’atmosfera piuttosto cupa è determinata anche dall’assenza dei violini, che si liberano invece nella seconda frase dell’Andante. La ripresa conclude il movimento che sfocia nel successivo Adagio, la pagina più lirica e intensa dell’intero lavoro.
L’ultimo movimento è un Allegro vivacissimo travolgente, di grande energia ritmica e forza espressiva. La ripresa riserva una sorpresa: un lungo pedale di tonica dei bassi, sul quale si leva la voce del clarinetto che ripropone il secondo tema, sembra quasi concludere la Sinfonia in pianissimo; la musica si ferma e il finale è affidato a un Allegro maestoso assai in la maggiore dal carattere di solenne inno conclusivo.
In apertura della serata, il conferimento del Premio in memoria di Giorgio Federico Ghedini che, istituito grazie al generoso contributo della nipote del maestro, Laura Savio, attribuisce una borsa di studio a giovani allieve/i formatisi presso le più prestigiose istituzioni musicali internazionali.
Inizio concerto ore 21; guida all’ascolto ore 20,30 www.chigiana.org