«La batosta elettorale del Partito Democratico, insieme alla bocciatura delle sue politiche, ci consegna un quadro completamente cambiato sul quale il partito di maggioranza locale dovrà riflettere».A pochi giorni dalle elezioni Politiche, il Comitato contrario alla fusione dei comuni di Montepulciano e Torrita di Siena interviene e rilancia.
«A noi non interessa come farà a risollevarsi [il Pd, ndr], ma di certo dovrà prendere atto che a Torrita non ha più la maggioranza dei voti, che al suo interno ci sono molti legittimamente contrari alla cancellazione del Comune e che, quindi, sarà difficile condurre in porto il processo di fusione con Montepulciano».
«Del resto – continua il documento – tutte le forze politiche che abbiamo incontrato a livello provinciale e locale, ad eccezione del Pd che incontreremo prossimamente, si sono dichiarate nettamente contrarie a questo progetto di fusione calato dall’alto, funzionale solo ad interessi di potere o arrivismi personali. Le urne hanno sancito che la politica del Pd è troppo distante dai cittadini, figuriamoci quanta è la contrarietà alla soppressione del Comune».
Poi il Comitato ricorda quel che sta accadendo a livello nazionale in tema di fusioni dei Comuni. «C’è già chi cambia idea e rinuncia al progetto di fusione. Il sindaco di Minerbio, in provincia di Bologna, Lorenzo Minganti, con rammarico, annuncia che il tentativo di fusione finisce perché “dobbiamo consapevolmente prendere atto dell’assenza di condizioni concrete per giungere a questo ambizioso obiettivo”. A Torrita si sta vivendo la stessa situazione. Intelligenza vorrebbe un passo indietro anche a livello locale. Il referendum risponde alla logica del “muoia Sansone con tutti i Filistei”. Nell’immaginario popolare, la morte di Sansone è ricordata per indicare una situazione nella quale l’unica vendetta e/o riscatto possibili comportano anche l’autodistruzione».
«Il Pd torritese – conclude il comunicato – rinunciando al progetto, farebbe il primo passo verso un riavvicinamento ai quei cittadini che hanno votato i partiti contrari alla fusione. Ad ogni modo noi continueremo la nostra battaglia a difesa del Comune, rafforzati da un verdetto delle urne che è chiarissimo e convinti che la cosa migliore per il Pd è cambiare idea».