FIRENZE – Al Teatro della Pergola di Firenze, dal 14 al 19 febbraio, va in scena la strana notte di due coppie tra confessioni, accuse e bugie.

Antonio Latella dirige Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni, Paola Giannini, in “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee nella nuova traduzione di Monica Capuani, dramaturg Linda Dalisi, produzione Teatro Stabile dell’Umbria. Sonia Bergamasco ha vinto il Premio UBU 2022 come miglior attrice per il ruolo di Martha e Ludovico Fededegni il Premio UBU 2022 come miglior attore under 35 per l’interpretazione di Nick.

Dopo “Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams con protagonista sempre Vinicio Marchioni, Latella torna alla drammaturgia americana e sceglie Albee per svelare i meccanismi che svuotano le parole di significato e per mostrare come il linguaggio sia l’arma più efferata per ridurre a brandelli la maschera in cui ciascuno di noi si nasconde.

Il dramma borghese e psicologico “Chi ha paura di Virginia Woolf?”, scritto da Edward Albee nel 1962, ospita un autentico gioco al massacro fra due coppie. La critica lo ha spesso liquidato come gemello americano del drammaturgo britannico Harold Pinter, anche perché ha contribuito a diffondere negli Stati Uniti le tendenze drammatiche europee della seconda metà del XX secolo, ma Albee merita certamente un’attenzione speciale e una riscoperta da parte del pubblico italiano.

La storia da realistica si fa visionaria, quasi onirica, nella versione lacerante e vorticosa voluta da Latella per una vicenda che si svolge nelle poche ore notturne in cui una coppia di mezza età, Martha e George, ospita in casa una coppia più giovane, formata da Nick, collega di George, e da sua moglie Honey. Un’ospitalità che si rivela, però, sempre più insidiosa e insostenibile, ma al tempo stesso coinvolgente.

Proporzionalmente ai fumi dell’alcool salgono i toni del confronto fra i protagonisti, le provocazioni, le sfide, con il contrappunto delle note suonate da Martha. Al pianoforte, infatti, sin dalla prima scena il motivetto «Who’s afraid of the big bad wolf?», ovvero «Chi ha paura del grande lupo cattivo?», viene rievocato e disseminato per tutto il testo. Una melodia spesso cantata dai bambini anglofoni che riprende con ironia la paura del lupo cattivo, la paura di non adempiere alle regole imposte ed essere puniti per questo. È proprio questa canzone infantile che viene dall’autore volutamente “storpiata” con un gioco di parole in «Who’s afraid of Virginia Woolf», il «Chi ha paura di Virginia Woolf?» del titolo.

Nello spazio di un claustrofobico salotto, i padroni di casa danno sfogo ai reciproci rancori, mentre i due ospiti vengono travolti da uno spettacolo che sembra prefigurare il loro stesso destino. Sullo sfondo, l’illusorio sogno americano. Il testo, generalmente trattato come testo realistico, è disseminato di elementi da teatro dell’assurdo, ma rispetto ad altri dell’autore è sicuramente più misurato.

Sulla scena di Annelisa Zaccheria, con i costumi di Graziella Pepe, le musiche di Franco Visioli, e le luci di Simone De Angelis, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni, Paola Giannini, incarnano quindi una partitura ritmica che, puntigliosa, aderisce minuziosamente alla punteggiatura del testo, e aggiunge potenza alle parole di Albee.

Per informazioni t. 055.0763333 www.teatrodellapergola.com  biglietteria@teatrodellapergola.com