Semplicità e forza narrativa racchiuse nei versi di una poesia consolatoria, antiletteraria e consacrata alla memoria. Uno dei padri del decadentismo raccontato in un libro e in maniera inedita nell’anno del centenario della sua morte (leggi). “Giovanni Pascoli. Il poeta delle cose è il titolo del volume, scritto da Luigi Oliveto in coedizione per Edizioni Effigi e primamedia editore (leggi), che sarà presentato mercoledì 21 novembre alle 18 a Siena nello spazio espositivo della Camera di Commercio Senarte (via F. Tozzi 2). Una presentazione che si inserisce nel ricco programma del IV Salone degli Editori Senesi (leggi) a cura di Sienalibri.it nell’ambito di Leggere è Volare, rassegna organizzata dall’assessorato alla cultura della Provincia di Siena. Alla presentazione del libro, oltre all’autore Luigi Oliveto, interverrà Paolo Balestri, studioso della poetica di Pascoli.

Il volume Nell'anno del centenario della morte di Pascoli, Luigi Oliveto ci accompagna alla scoperta della tormentata esistenza del poeta e ci guida ad una rivisitazione del suo universo lirico. In un continuo migrare, tanti sono i luoghi cui il Pascoli si lega a filo doppio, a partire da San Mauro di Romagna, paese natale; a Firenze, dove termina gli studi liceali; quindi a Bologna, vissuta sia da studente universitario sia, anni dopo, come professore succeduto al posto di quel Giosuè Carducci che era stato suo docente di letteratura italiana. E poi le diverse città che, a vario titolo, lo avevano visto come insegnante: Matera, Massa, Livorno, Pisa, Messina. E Barga, di cui diviene cittadino onorario e il cui microcosmo troverà puntuale racconto nella sua produzione poetica. Ripercorrendo l’inscindibile intreccio tra vita e opere, sarà possibile comprendere il valore, i limiti, la complessità di questo poeta che D’Annunzio ebbe a definire “il più grande e originale poeta apparso in Italia dopo Petrarca”.