Quasi mille scarpe tutte rigorosamente rosse e disposte lungo la scalinata del Duomo di San Gimignano come segno di sensibilizzazione al dramma del femminicidio e alla violenza di genere. Un’iniziativa dal forte impatto visivo e al contempo emotivo quella che si è svolta sabato 21 settembre nella città delle torri grazie all’Auser e Spi Cgil insieme a Regione Toscana, Provincia di Siena e Comune di San Gimignano. “Scarpe rosse contro la violenza sulle donne” è nata da un’idea dell’artista Elina Chauvet ed ha dato il via ad una serata dedicata alla lotta contro la violenza di genere.

Grande partecipazione Più di 500 persone hanno assistito alla serata oltre ai volontari Auser coordinati dalla presidente della sezione sangimignanese Maria Luisa Farsi e alle associazioni di volontariato locali. In molti hanno portato le proprie scarpe rosse tra cui il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi, l’assessore alle pari opportunità della Provincia di Siena Simonetta Pellegrini e l’Onorevole Susanna Cenni e in molti hanno preso parte all’appuntamento tra cui Giovanni Forconi, presidente dell’Auser Toscana; Daniela Cappelli, della segretaria generale Spi-Cgil Toscana e Celina Cesari, della Presidenza Auser nazionale.

"Cosa mia" Alle ore 21.45, poi, sotto la loggia del Teatro dei Leggieri, è andato in scena il coinvolgente spettacolo “Cosa mia”, dedicato alle vittime della violenza, con Antonio Branchi e la regia di Virginia Martini. La serata si è conclusa con testimonianze e interventi istituzionali sul tema coordinati da Gianna Coppini, coordinatrice delle donne Spi. Un ringraziamento particolare al fotografo-artista Duccio Nacci che ha scattato gratuitamente splendide foto delle scarpe rosse sulla scalinata del Duomo, da cui verranno tratti manifesti contro la violenza da distribuire in tutta Italia, ed il Preposto Don Mauro Fusi che ha concesso gli spazi significativi della città patrimonio mondiale dell'Unesco.