IMG-20160316-WA0005Sgominata una banda di cittadini di origine albanese specializzata in furti di vario genere ai danni di cittadini e esercizi pubblici. Il 14 e 15 marzo i Carabinieri di Siena hanno eseguito decreto di fermo a carico di 10 cittadini albanesi, tutti irregolarmente domiciliati sul territorio nazionale, nelle province di Firenze, Prato e Siena. Un undicesimo componente delle banda è stato poi individuato in Albania, mentre un altro è tutt’ora ricercato.

IMG-20160316-WA0006Furti e sequestri Furto pluriaggravato in concorso e continuato, porto d’armi illegale e ricettazione. Sono questi alcuni degli oltre 100 capi di imputazione contestati alla banda di cittadini albanesi sgominata dai Carabinieri di Siena. Dieci dei componenti, di età compresa tra 20 e 38 anni sono stati arrestati, di questi  6 sono domiciliati a Castelfiorentino (Firenze), 2 a Prato, 1 a Monteroni d’Arbia (Siena) e 1 a Marradi (Firenze). Proprio questi ultimi 2 sono risultati essere i fiancheggiatori che segnalavano alla banda gli obiettivi più sensibili da colpire. Da marzo 2015 a febbraio 2016 sono stati 300 i furti messi a segno tra esercizi commerciali, con la tecnica della spaccata,  abitazioni, dove i malviventi rubavano auto da usare come ariete nei colpi anche in aziende agricole. A tradirli gli autovelox e i cellulari che li localizzavano sempre nelle zone dove venivano commessi i furti , oltre alle intercettazioni ambientali e i Gps che i Carabinieri sono riusciti a posizionare nelle vetture rubate, anticipando le mosse dei malviventi.

IMG_20160316_111112_hdrColpi in tutta la Toscana La banda agiva divisa in due gruppi che si ‘spartivano’ la Toscana con colpi nella zona nord nelle province di Firenze, Lucca e Prato e quella sud con colpi nel senese. A caratterizzarli l’uso oculato dei telefonini che venivano spenti al momento del colpo, il cambio frequente della scheda sim e furti che non duravano mai più di 2-3 minuti. «L’attività di indagine è stata svolta in poco tempo e in modo capillare, costante e certosina” ha dichiarato il procuratore capo della Repubblica di Siena Salvatore Vitello sottolineando l’operato dei Carabinieri che, per salvaguardare l’incolumità pubblica sono anche riusciti a sottrarre ai malviventi il fucile a canne mozze di cui si erano dotati, recuperandolo di notte nel covo della banda impegnata a compiere un furto.  I colpi si ripetevano anche più volte nel corso di una stessa notte prima nelle abitazioni e poi nei centri commerciali. Recuperati numerosi beni provenienti dai furti tra oggetti, gioielli, contanti ed apparati elettronici per un valore di circa 90mila euro; la refurtiva è stata in parte restituita. Rinvenuti e sequestrati attrezzi da scasso ed un fucile a canne mozze con matricola abrasa e relativo munizionamento calibro 12.