Mostre, presentazioni di libri, esibizioni e una cena sotto le stelle venerdì 18 luglio a Firenze per festeggiare il centenario della nascita del grande campione di ciclismo Gino Bartali.
Bartali tra libri e opere d’arte La giornata si aprirà alle 10 al Museo del ciclismo ‘Gino Bartali’ a Ponte a Ema, alla presenza del vescovo di Firenze Giuseppe Betori. Sarà poi inaugurata una collettiva di pittura sul tema “Bartali e il ciclismo” a cura dell’Associazione Toscana Arte-Cultura nel corso della quale saranno proiettati filmati inediti. Dopo l’omaggio alla tomba di Bartali si aprirà la mostra “Auto-Moto-Biciclette dei Mestieri” (collezione di Marco Paoletti). seguiranno (alle 17) le presentazioni di due libri, “Bartali su strada più forte di tutti’”di Giovanni Castagnoli e “Gino Bartali l’uomo d’acciaio che salvò l’Italia” di Giancarlo Governi, un’esibizione di Giuliano Calore, recordman di ciclismo estremo, il corteo storico di Bagno a Ripoli e la cena nella terrazza del museo alla quale parteciperanno i figli di Bartali, Biancamaria e Luigi.
La pedalata storica Il 19 luglio si terrà una pedalata storica. Eugenio Giani e Andrea Bresci, storico collaboratore di Bartali, hanno ricordato oggi il campione presentando le iniziative per il centenario. «Non avrebbe voluto che il museo fosse intitolato solo a lui – ha rammentato Bresci -, accettò perché gli assicurammo che avremmo ricordato anche gli altri atleti meno fortunati, meno dotati di lui. Era una persona di grande umiltà. Si arrabbiava quando qualcuno cercava di farlo parlare degli ebrei che aveva salvato durante la guerra. Diceva: se tu fai un piacere ad una persona e poi lo vai a raccontare in giro, che piacere è?».