«Una balla e un pessimo esempio di attribuzione di volontà che non esistono». E’ categorico l’ex sindaco di Siena Franco Ceccuzzi nello smentire la notizia di una sua possible nomina alla presidenza di Acquedotto del Fiora. «Non è che un giorno ci si ritira e il giorno dopo si ritorna, bisogna essere persone serie – ha aggiunto Ceccuzzi durante un’intervista radiofonica all’emittente locale Antenna Radio Esse-. Sono grato al mio partito che continua a farmi lavorare e sono a sua disposizione. Se ci sarà un giorno in cui tornerò sarà un giorno in cui le vicende personali saranno chiuse». Il giorno, dunque, di un qualsiasi incarico pubblico può e deve attendere per volontà dello stesso ex primo cittadino di Siena perlomeno fino al termine dell’inchiesta che lo vede indagato nel crac del Pastificio Amato (leggi). La stessa inchiesta, 4 mesi fa esatti, lo costrinse a ritornare sui suoi passi dopo la candidatura a sindaco di Siena per il centrosinistra (leggi).
La prima smentita su facebook A dare Cecuzzi in corsa per la “poltrona” di Acquedotto del Fiora era stato il quotidiano La Nazionegià domenica scorsa individuandolo come successore dell’attuale presidente Claudio Ceroni. Una corsa tra diversi concorrenti Pd che, in Toscana, dovrà fare I conti con diversi rinnovi di cariche nelle municipalizzate. La prima smentita di Ceccuzzi era già arrivata ieri tramite Facebook: «non vi è mai stato un interessamento della mia persona per un incarico in alcuna società partecipata dal Comune di Siena. Si tratta di una notizia infondata, frutto di pura fantasia. In primo luogo ritengo che si dovrà distinguere sempre più nettamente i profili di natura politica da quelli a carattere gestionale. Ciò dovrebbe valere anche e soprattutto per quelle società che gestiscono servizi a rilevanza pubblica, con una organizzazione industriale da cui dipendono la qualità dei servizi per i cittadini e le tariffe che ricadono su contribuenti ed imprese. Il passaggio da quelle che un tempo si definivano le cosiddette “municipalizzate” ad un sistema di aziende pubblico-privato che opera in regime competitivo e su territori sempre più ampi, ha rafforzato il fabbisogno di competenze, sempre più specializzate, e dovrebbe far accantonare una vecchia visione di tale incarichi, funzionale alla prosecuzione delle carriere politiche».
Questione di lealtà «In secondo luogo – scrive ancora Ceccuzzi su Facebook – ho già manifestato più volte la volontà di rimanere a disposizione del Pd, sin quando la mia vicenda personale non sarà chiarita. E’ per un dovere di trasparenza di fronte ai cittadini che, ormai quattro mesi fa, ho compiuto una rinuncia per me molto dolorosa , che è ormai consegnata alla storia. Quell’atto però impone ancora coerenza e lealtà verso la città, verso il Pd e verso me stesso».
Buon lavoro a Valentini ma niente consigli Tra facebook e interviste radiofoniche Ceccuzzi plaude alla fine del commissarimaneto della città, augura buon lavoro alla nuova Giunta e al sindaco eletto Bruno Valentini ma preferisce dispensare consigli al nuovo primo cittadino: «sarebbero di cattivo gusto fatti dall'ex sindaco, mi auguro che lavori bene per ridare una guida alla città». Già ieri su facebook aveva scritto: «Con la nomina della giunta e l’insediamento del Consiglio Comunale di giovedì prossimo si torna alla piena funzionalità e stabilità degli organi cittadini. Ho appena inviato una lettera di buon lavoro al Sindaco Valentini, agli assessori, ai consiglieri affinché il loro lavoro contribuisca a fare il bene di Siena».