COLTANO – Quella degli ‘Amici di Pisa’ è una delle poche voci a sostegno della realizzazione del centro di addestramento dei Carabinieri a Coltano (Pisa). Un’opportunità, secondo la presidente Maria Luisa Ceccarelli Lemut, docente universitaria, che andrebbe colta al volo.
Come mai c’è tutta questa contrarietà alla base?
“Vedo molta demagogia. Gli allarmi sono scattati senza neppure vedere il progetto come è. E’ una zona in totale abbandono (situata all’interno del parco regionale Migliarino-San Rossore, ndr) e non sarebbe stato abbattuto alcun albero. E’ una base di addestramento e non c’è niente di militare. La struttura riqualificherebbe l’area e ci sarebbe una ricaduta economica sul territorio”.
La politica si è unita attorno a questo caso. Si è spiegata il motivo?
“E’ molto strano. In più ci sono gli ambientalisti, che secondo me dovrebbero guardare più a cosa accadrà alle nostre coste”.
Secondo lei il dissenso è da collegarsi alla guerra in Ucraina?
“Può darsi. La guerra però non è qui e la realizzazione del centro non contribuirebbe a portarla. Quindi, la trovo una motivazione priva di fondamento”.
Il ministero della Difesa sembrerebbe disposto a fare marcia indietro. Sarebbe un errore?
“Se Pisa perdesse questa opportunità, lo sarebbe. Coltano, a mio avviso, è una collocazione ideale, ma si può fare anche altrove. L’importante è che si resti nel nostro territorio. Detto questo, sfruttare la zona individuata permetterebbe di riqualificarla”.
Con la vostra associazione cosa proponete?
“Per noi il progetto va bene così. C’è un’area in totale abbandono che viene sistemata e in più si crea un indotto economico rilevante per tutta la zona. La strumentalizzazione che è stata fatta di tutta la vicenda forse ha finalità elettorali. Altrimenti non si spiega”.