«La Regione Toscana guarda con grande preoccupazione all’evoluzione del servizio ferroviario lungo la dorsale appenninica, con particolare riferimento al proliferare senza soluzione di continuità di servizi alta velocità (Av)». Inizia così la lettera inviata dall’assessore regionale ai trasporti della Toscana, Vincenzo Ceccarelli, al Ministro alle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, in accordo con i Comitati pendolari della Toscana, per protestare contro le interferenze tra il traffico ferroviario regionale e i treni ad alta velocità.
Trasporti regionali, «Situazione inaccettabile» «Nonostante i nostri appelli all’Autorità di Regolazione (Art) ai gestori dell’infrastruttura e al Ministero da lei rappresentato – continua l’assessore Ceccarelli – altri 9 servizi Av aggiuntivi sono stati messi in programmazione lungo la Direttissima, impattando pesantemente sul sistema dei trasporti regionali. Sono stati, in questo modo, vanificati anche i recuperi di puntualità registrati nei primi mesi del 2019, dopo due anni di arretramento delle performance dei treni regionali, ma anche di quelli Av. La situazione è inaccettabile – aggiunge Ceccarelli – e genera malumori e proteste, del tutto legittimi, da parte dei comitati di pendolari della linea direttissima e non solo. Purtroppo, infatti, stiamo anche assistendo in questi mesi ad un calo consistente dell’attività manutentiva e di sviluppo tecnologico avviata da Rfi, negli anni precedenti in Toscana, anche e soprattutto in parallelo agli importanti investimenti fatti dalla Regione, con risorse tratte dal proprio bilancio, per sostenere interventi infrastrutturali di pertinenza statale, ma fondamentali per i servizi regionali. Un esempio per tutti, il raddoppio della tratta Pistoia-Lucca, nella quale la Regione ha investito 235 milioni di euro».
Richiesta incontro per risolvere le criticità La lettera, inviata ieri tramite posta certificata, prosegue trattando altri temi tra cui il contratto di servizio che lega la Toscana a Trenitalia, il rinnovo del parco mezzi in servizio sulle linee ferroviarie regionali, il decadimento delle infrastrutture ferroviarie lungo le vecchie linee diesel, che provoca riatrdi e influisce sull’efficienza del servizio. «Per affrontare questi temi – conclude Ceccarelli – ed individuare insieme possibili soluzioni, le chiedo un incontro a breve, alla presenza dei rappresentanti dei comitati dei pendolari e delle associazioni consumatori al fine di poterle rappresentare lo stato delle cose e individuare insieme risposte concrete ai problemi esistenti».