«Ho appena terminato la visione in replay della trasmissione purtroppo intitolata ‘I Medici’. E’ un film allucinante e violento che crea immediatamente in me fin dalle primissime battute un senso di vergogna ed di profondo disagio nei confronti del pubblico dei telespettatori che lo hanno visto e che pertanto assoceranno da ora in poi la immagine della famiglia Medici a quella di una famiglia di mafiosi usurai e assassini i quali, con spregio, intrighi, corruzione e spargimento di sangue, hanno indegnamente conquistato il potere pubblico a partire dal 15° secolo e lo hanno poi gestito senza scrupoli al solo di scopo di arricchirsi ulteriormente». Così Ottaviano De Medici, erede della storica famiglia fiorentina ritratta in una fiction andata in onda martedì scorso con le prime due puntate su Rai Uno, stronca uno dei prodotti televisivi maggiormente pubblicizzati dalla tv di Stato nelle ultime settimane, denigrando non solo gli attori ma anche la trama del racconto romanzato della famiglia Medici.
«E’ un film iconoclasta» «Purtroppo, con senso di profonda umiliazione, mi sentirò quindi d’ora in dovere di fornire a tutti quelli che incontrerò, seppur affrontando spese e sacrifici, delle lunghe e approfondite spiegazioni storiche che ricreino la secolare immagine devozionale cui è sempre stata finora associata la mia famiglia e che questo film dissacrante si è invece permesso in distruggere in poche battute spendendo oltretutto i soldi pubblici della Rai per farlo». Ottaviano De Medici nella sua critica va in profondità. «E’ un film iconoclasta il quale , oltre ad offendermi profondamente per aver direttamente e ingiustamente fatto di me il discendente e rappresentante di una stirpe di usurai assassini assetati di potere, ha distrutto nella fattispecie l’immagine iconica di Cosimo il Vecchio e oltraggiato profondamente l’immagine storica del fondatore della nostra dinastia Giovanni di Bicci, considerato invece sempre da tutti un banchiere generoso e rispettabile. Il film danneggia inoltre seriamente anche l’attività del nostro Ordine Civico Mediceo il quale infatti si sostiene politicamente ed economicamente soprattutto sul rispetto quasi venerazionale da parte di tutto il mondo verso la nostra Dinastia e verso i valori culturali e tradizionali da essa diffusi e rappresentati. Ritengo pertanto che il Nostro Ordine Civico Mediceo subirà a causa di questo film, sia in Italia e soprattutto all’estero dove la storia della nostra famiglia è poco nota, dei notevoli danni materiali e diretti in termini di mancati consensi e di mancate contribuzioni di quote associative e di donazioni dovute alla perdita generale di consenso pubblico verso la Dinastia Medicea a causa dall’immagine familiare negativa indotta da questo film».
Verso la denuncia Ottaviano De Medici inoltre si riserva di denunciare i produttori e gli sceneggiatori della serie televisiva che ha raccolto oltre il 30% nelle prime due puntate. «Questo film a mio modo di vedere è anche blasfemo perchè oltraggia in modo diretto il collegio dei cardinali dipingendo i loro predecessori come una schiera di corrotti e mostrando la figura del Papa come il peggiore dei corruttori del suo tempo. Ho chiesto quindi al Principe Bucciarelli se fosse possibile chiedere per suo tramite alla Segreteria di Stato Vaticana un suo giudizio su questo punto – ha concluso Ottaviano De Medici – Ho chiesto inoltre al nostro legale di fiducia il suo parere sulla possibilità di instaurare immediatamente un giudizio nei confronti dei produttori e sceneggiatori di questo film allo scopo di ottenere dal giudice un blocco immediato sia in Italia che all’estero della proiezione pubblica di questo film oltraggioso, nonché il risarcimento di danni morali e materiali sia a favore mio che del Nostro Ordine Civico Mediceo».