Gli ultimi tragici fatti avvenuti nella zona di Massa e Carrara con 3 morti nel giro di poco più di due settimane di operai che stavano lavorando a cave di marmo hanno portato la regione Toscana, e segnatamente la sua Giunta, a prendere provvedimenti immediati per la prevenzione di incidenti e casi di infortunistica grave. È stato infatti varato un piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo nel distretto Apuo-versiliese. Lo ha approvato la Giunta regionale, stanziando 2,5 milioni e predisponendo l’assunzione a tempo indeterminato (con procedura di urgenza e risorse già disponibili dell’azienda Usl Toscana Nord ovest) di un ingegnere e due geologi e quella, a tempo determinato e per la durata del progetto, di un contingente massimo di 50 tecnici.
Fondi per la sicurezza nelle cave Due milioni di euro del piano sono previsti per il personale e 500 mila euro per beni e servizi necessari all’attuazione. Tra i punti chiave del piano, costruito sulla linea del ‘Progetto Prato’, la definizione di ‘procedure di lavoro’ da rendere cogenti e vincolanti per le imprese- una scelta condivisa con le organizzazioni datoriali nell’incontro che si è svolto in Regione alla presenza del presidente Rossi, ieri- l’intensificazione dell’attività di vigilanza e controllo in un settore segnato da una sequenza di infortuni gravi e mortali in aumento rispetto agli anni precedenti, la ridefinizione delle modalità applicative del sistema sanzionatorio condiviso con gli enti locali e, ove necessario, attraverso una revisione normativa. «Quello varato è un intervento che miri a ridurre gli infortuni sul lavoro nel comparto estrattivo e lapideo del distretto Apuo-versiliese richiede una nuova e aumentata assunzione di responsabilita’ da parte di tutti i soggetti coinvolti, datori di lavoro, enti locali e strutture che si occupano di formazione, comunicazione e vigilanza.- ha sottolineato il governatore Enrico Rossi– È su questa base che e’ stato costruito il piano di intervento approvato, che ha durata di due anni per affrontare la situazione di emergenza straordinaria, ma potrà essere riformulato nella fase successiva e avere una valenza di legislatura».