La giunta regionale ha varato la proposta di legge di riforma dell’Edilizia residenziale pubblica della Toscana presentata dalla vicepresidente Stefania Saccardi. La legge, che inizierà ora il percorso per l’approvazione in Consiglio regionale, arriva a quasi venti anni dall’approvazione del precedente testo (del 1996) e fissa alcuni punti importanti: «Con il nuovo testo si richiedono stabile presenza sul territorio, rispetto della legalità, accertamento dell’effettiva consistenza patrimoniale, la non titolarità di beni immobili su tutto il territorio nazionale e all’estero, la verifica del valore delle automobili e degli altri beni mobili registrati», spiega Saccardi. Le parole chiave della riforma, afferma la vicepresidente della giunta toscana, sono «economicità», «equità» , «razionalizzazione», nell’obiettivo di qualificare il patrimonio, «introdurre più rigorosi requisiti di accesso» e «prevenire abusi e speculazioni».
I punti chiave La legge prevede la residenza anagrafica o attività lavorativa nel territorio cui si riferisce il bando da almeno cinque anni. La presenza di anziani o disabili in famiglia garantirà un punteggio più alto, così come la residenza nell’àmbito territoriale da oltre dieci anni e la presenza continuativa in graduatoria. Per quanto riguarda l’assegnazione, saranno i singoli regolamenti comunali a determinare modalità di bandi, domande e formazione delle graduatorie. Il canone di locazione minimo è stabilito in 40 euro mensili; ogni anno verranno verificati i requisiti di assegnazione per garantire la permanenza nella casa.
Gli interventi La Regione ha stanziato 47 milioni 583 mila euro per realizzare 872 alloggi da dare in locazione grazie a recuperi e rivitalizzazioni di zone urbane. L’intervento è in fase di ultimazione. Altri 40 alloggi sono in corso di realizzazione a Pistoia, con uno stanziamento di 1 milione 768 mila euro. Con le risorse generate dalla vendita del patrimonio di edilizia pubblica sono stati messi a disposizione 215 milioni 332 mila euro, altri 143 milioni rientrano nelle misure straordinarie, urgenti e sperimentali deliberate dal Consiglio regionale: questo pacchetto di interventi consentirà di riqualificare 693 alloggi Erp, realizzare 520 alloggi da dare in locazione a canone sociale, 378 alloggi da destinare alla locazione a canone sostenibile, 15 alloggi ristrutturati nei comuni maggiormente disagiati. Ancora, 43 milioni 660mila euro sono stanziati nell’àmbito del Piano nazionale di edilizia abitativa, 440 alloggi Erp sono in costruzione. Infine, sono disponibili 78 milioni 268mila euro per interventi concertati con i territori e realizzati attraverso protocolli di intesa per la riqualificazione del patrimonio esistente e il suo incremento.