Foto Ente Nazionale Giovanni Boccaccio

Realizzare percorsi tematici, supportati da prodotti editoriali sia digitali che cartacei, prodotti multimediali e percorsi ludico-educativi virtuali: sono questi i principali obiettivi del Sistema museale tematico Case della Memoria in Toscana, nuova rete appena nata in seno all’Associazione nazionale Case della Memoria.

Il circuito toscano conta per ora 17 dimore fra cui alcune sono quelle di Boccaccio a Certaldo (Firenze), Michelangelo Buonarroti a Caprese (Arezzo), Leonardo a Anchiano di Vinci (Firenze), Carducci a Santa Maria a Monte (Pisa), Pascoli a Barga (Lucca), Datini a Prato, Montanelli a Fucecchio (Firenze), la casa-studio di Piero Bargellini nel centro di Firenze. Il sistema vuole sfruttare le potenzialità del digitale per attirare visitatori virtuali da trasformare poi in presenze fisiche anche tra le nuove generazioni. La prima assemblea del Sistema museale toscano ha eletto Adriano Rigoli presidente e Marco Capaccioli vicepresidente, ruolo che rivestono anche nell’Associazione nazionale Case della Memoria.

Presidente Rigoli: «Progetto pilota in Toscana» «Il mio auspicio è che presto tutte le case socie dell’Associazione in Toscana aderiscano anche al Sistema museale. Questo ci consentirà un’azione più proficua, efficace e vantaggiosa per tutti – afferma il presidente Rigoli -. Considero questo sistema museale in Toscana un progetto pilota per verificare la possibilità di promuovere altri sistemi museali tematici delle Case della Memoria in altre regioni italiane in cui la presenza dell’associazione è ormai consolidata». Uno degli obiettivi del sistema, ha concluso Rigoli, è quello di «portare un maggior flusso turistico nei territori, finalizzato da un lato a far conoscere una Toscana ancora tutta da scoprire, dall’altro a far si che il ‘turista del terzo millennio’ diventi anche motore della ripresa economica».