Secchi, scope, articoli per la pulizia del bagno, basi per granate, palette, scopini: sono il frutto più recente della ricerca e del know-how sul riciclaggio del plasmix – la frazione di plastiche povere eterogenee provenienti dalle raccolte differenziate – realizzato dalla Revet di Pontedera in sinergia con Utilplastic, azienda del comprensorio pistoiese. Articoli che ora aspettano di arrivare sugli scaffali dei nostri supermercati per essere ri-acquistati direttamente dai cittadini.


I prototipi dei nuovi “Ri-prodotti in Toscana” nella sue varie tipologie sono stati presentati oggi dall’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini, insieme al presidente di Revet SpA, Valerio Caramassi e al presidente di Utilplastic, Massimo Desideri. Nel fine settimana questi articoli casalinghi ottenuti da plastica riciclata saranno presentati all’appuntamento internazionale “Fiera Ambiente” di Francoforte.


L’assessore regionale all’ambiente: “Dalla Toscana arriva sulla ribalta europea – ha detto Anna Rita Bramerini – questo caso italiano di oggetti d’uso quotidiano interamente realizzati in plastica riciclata post-consumo che proviene dalla raccolta differenziata fatta dai cittadini. E’ il nuovo, esemplare passaggio della politica del rifiuto come risorsa che la Regione Toscana ha realizzato insieme a Revet e a Utilplastic per promuovere concretamente il mercato del riciclaggio della plastica eterogenea post-consumo, quella più povera, denominata plasmix. Mentre quasi ovunque, compresa la Germania, tale frazione viene generalmente avviata a recupero energetico o allo smaltimento in discarica, in Toscana, grazie a ricerca e know-how di avanguardia, assume la forma di oggetti di consumo. Obiettivo di questo lavoro è far sì che a livello regionale ogni cittadino, al momento dell’acquisto di questa tipologia di casalinghi, possa scegliere, vedendo tradotti in nuovi oggetti di largo consumo, gli sforzi fatti giornalmente per la raccolta differenziata”.


I casalinghi realizzati dalle due aziende toscane – Utilplastic è stata partner di Revet fin dalla fase di ricerca e nelle varie prove dei prototipi – sono ottenuti mediante la selezione e il trattamento di rifiuti plastici quali vaschette, sacchetti di polietilene, imballaggi plastici d’uso alimentare, pellicole d’imballaggio: questi sono trasformati da Revet in granuli che poi vengono lavorati da Utilplastic miscelandoli con una piccola percentuale di plastica industriale post-produzione (gli scarti di lavorazione) e infine stampati nei prodotti finali.


L’obiettivo raggiunto è quello di un materiale stabile in tutta la fase di lavorazione, con oggetti praticamente indistinguibili da analoghi prodotti realizzati partendo dalla materia vergine. Per metterli in vendita saranno ricercati accordi con la grande distribuzione toscana, così da realizzarne la commercializzazione in tutta la regione garantendo la ‘filiera corta’: i passaggi raccolta differenziata-trattamento–Riprodotto saranno fatti nell’ambito territoriale più ristretto, con minori distanze di trasferimento e quindi minori impatti.