SIENA – Carlo Pizzichini diventa ‘MORA MORA altri orizzonti’, alla Galleria Violetti Arte Contemporanea, nel centro di Siena. La mostra antologica presenta, dal 26 ottobre, le opere realizzate dal 2010, su tela, carta, ceramica. Emergono le sperimentazioni che arricchiscono la sua genesi artistica nei viaggi in Madagascar.

Curata da Elena Violetti, con un suo testo critico in catalogo, la rassegna presenta opere inedite. Segni, emozioni, gesti, ricordano i viaggi di Pizzichini in luoghi dove ha vissuto nuove esperienze spazio-temporali. Accadeva nei primi lavori, si ritrova nel Palio dipinto nel luglio del 1991 riconoscimento della città e, in uno scambio reciproco, omaggio alla sua comunità. Questo connubio uomo-artista ha sviluppato differenti connotazioni estetiche.

Una vita interessante quella dell’artista che senese, nato a Monticiano, dopo la sua prima formazione all’Istituto Statale d’Arte ‘Duccio di Buoninsegna’ di Siena e all’Accademia di Belle Arti di Firenze, inizia il viaggio nella grande arte. Riceve importanti committenze; apprezzato nei migliori ambienti internazionali, frequenta le Accademie di Cracovia, Budapest e Sofia. Approfondisce la sua ricerca; nei viaggi costruisce un’intensa rete di rapporti; verifica con mostre le sue indagini; affianca alla pittura, la ceramica, la terracotta, il bronzo, la pietra, il vetro. Apre studi a Zurigo, Canton Ticino, Madagascar, Celle Ligure; valorizza il rapporto con Siena.

È docente di pittura all’Accademia di Brera di Milano; membro ordinario dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e dell’Accademia Internazionale della Ceramica a Ginevra; è responsabile delle Arti visive nel Comitato scientifico dell’Istituto Italiano del Design di Perugia, accademico di San Galgano. Ha allestito personali e collettive in Italia, Svizzera, Germania, America, Russia, Cina, Francia, Egitto, Spagna, Polonia, altro. Ha organizzato per 10 anni il Premio Antica Arte dei Vasai della Nobile Contrada del Nicchio; condirettore Biennale di Ceramica di Celle Ligure, direttore artistico Mostra Internazionale di Scultura ‘Forme nel Verde’ di San Quirico d’Orcia. Per arrivare in Madagascar dove assimila ‘MORA MORA altri orizzonti’.

La matrice del progetto alla Violetti Arte Contemporanea è l’espressione ‘Mora Mora’: in malgascio, ‘piano piano’. La tranquillità è diventata un lusso raro che Pizzichini ha ritrovato in Madagascar: si è affidato alla certezza dello scorrere del tempo dettato dal Sole. «Quell’orizzonte infocato d’arancio che si presenta prima della notte, seduce – confessa -. Seduto all’Otium Deificante’, contemplo il mio futuro».

Sono maturati i tempi per il ritorno di Pizzichini a Siena con ‘MORA MORA altri orizzonti’. «Una scelta naturale – dice –. Dopo situazioni nazionali, mitteleuropee, il Madagascar, ho avvertito la necessità di acquisire una nuova familiarità con ‘MORA MORA altri orizzonti’». In mostra troviamo Volo Volo, Isola Rossa, Il vasaio innamorato, La promessa del cercatore, le altre opere. Sono sintesi tra l’astrazione gestuale e la tradizione pittorica europea; diventano labili i confini tra pittura, disegno e scrittura, difendendo un alto grado di astrazione al realismo.

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