Stimolare il cervello nel modo giusto per scongiurare la paralisi celebrare. E’ l’obiettivo con cui è nato “CareToy”, la palestrina intelligente messa a punto dall’IRCCS Stella Maris insieme all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che oggi, in occasione della Giornata Mondiale per la Paralisi Cerebrale, entra nella sua fase più importante.
«Con la stimolazione il cervello può ripararsi» «Se il cervello di un bambino viene stimolato nel modo giusto nei primi mesi di vita, quando il cervello è più plastico – spiega Giovanni Cioni, ordinario di neuropsichiatria infantile dell’Università di Pisa, direttore scientifico della Fondazione Stella Maris e responsabile del progetto – grazie a neurormoni ed altri fattori può “ripararsi” e ridurre o cancellare i danni prodotti da una lesione, una di quelle che inducono lo sviluppo delle paralisi cerebrali infantili. Ma la stimolazione deve essere precoce, e quindi avvenire a partire dalle prime settimane di vita, deve essere attiva (e non passiva), deve essere piacevole (come un gioco), deve essere intensiva (molti minuti al giorno), deve coinvolgere la famiglia e pertanto deve essere fatta a casa nell’ambiente del bambino e deve essere continuamente monitorata da parte degli specialisti. Fare tutto questo è molto difficile e quindi purtroppo non viene quasi mai fatto».
Giocattoli sensorizzati che aiutano i neonati Con questo obiettivo la Fondazione Stella Maris, insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna, ha inventato e sperimentato il sistema “CareToy” (letteralmente “giocattoli per la cura”). CareToy è una palestrina intelligente con moltissimi giocattoli sensorizzati simili in tutto a quelli con cui i bambini piccoli giocano quando sono in culla o in box. «Il valore aggiunto di questa palestrina e dei suoi giochi – spiega Paolo Dario, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola – sta nella tecnologia che racchiudono. La sfida che abbiamo raccolto era quella di utilizzare componenti high-tech altamente innovativi e integrarli all’interno di un sistema rivolto ad una tipologia di utenza molto delicata. Grande attenzione è stata posta quindi sull’usabilità e l’accettabilità del sistema mettendo sempre al centro durante le fasi di progettazione il genitore e il suo bambino. Siamo molto contenti della possibilità di estendere la nostra ricerca anche ai bambini con lesione e dimostrare quanto il sistema CareToy possa adattarsi ai bisogni dei piccoli pazienti».
Sperimentata su 50 bambini con ottimi risultati Oltre 2000 sensori monitorano parametri della postura e della manipolazione fondamentale per lo sviluppo dei bambini. Questi dati vengono trasmessi attraverso la rete al centro clinico dove medici e terapisti seguono il loro andamento, sostenendo le attività di gioco più adeguate al loro sviluppo che i genitori potranno svolgere quotidianamente con il bambino. In questo modo a casa e semplicemente giocando con i genitori è possibile per i bambini nati con dei problemi contribuire ad allontanare il rischio di sviluppo nel tempo di disturbi neurologici, o quantomeno ridurne la gravità. La palestrina, nel corso di un progetto europeo triennale appena concluso, è stata sperimentata in 50 bambini, nati fortemente prematuri a Pisa e a Copenaghen e grazie all’uso a casa per un mese (un uso sempre monitorato via internet dagli specialisti), questi bambini hanno dimostrato uno sviluppo più rapido nella capacità di muoversi e di vedere, e i loro genitori erano più tranquilli e meno ansiosi.