Oltre 4200 detenuti adulti nelle sole carceri toscane, il 33% in più della capienza regolamentare. E' il dato dei primi mesi di quest’anno reso noto oggi nel corso della presentazione di un corso per operatori dedicato alla sanità penitenziaria. Ad illustrare l'iniziativa l'assessore toscano al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, insieme al Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Firenze Beniamino Deidda, al provveditore dell'amministrazione penitenziaria toscana Maria Pia Giuffrida e al direttore del Centro giustizia minorile per la Toscana e l'Umbria Giuseppe Centomani.
 
Il sovraffollamento e la salute Un problema anche dal punto di vista delle condizioni di salute dei detenuti e dal punto di vista dell'assistenza sanitaria. Allo stesso tempo a fronte dell'esubero di presenze di detenuti, si riscontra la riduzione del personale penitenziario e una contrazione dei fondi da parte dell'Amministrazione penitenziaria per la manutenzione delle strutture (meno 47% dal 2007 al 2010), il mantenimento dei detenuti, l'acquisto di prodotti per l'igiene personale dei detenuti e la pulizia degli ambienti. Gli operatori sanitari in ambito penitenziario in Toscana sono complessivamente 387 di cui 168 medici, 19 psicologi e 177 infermieri.
All'interno delle carceri il 73% delle persone rinchiuse non è in salute ed affetto da almeno una patologia. 

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