«Gorgona dista solo 37 km da Livorno ma quello che abbiamo accertato come sindacato sull’isola è scandaloso rispetto al mantenimento di un istituto penitenziario che accoglie esseri umani, e abbiamo inviato la nostra denuncia alle autorità preposte, compreso il sindaco di Livorno Nogarin, affinché si apra un’inchiesta sull’isola». Così il segretario generale toscano della Uil-Pa, sindacato di polizia penitenziaria, Eleuterio Grieco.
«Angolo di paradiso vittima di interessi» «La prima sensazione non appena il piede poggia sul molo dell’isola è quella di osservare come un angolo di paradiso può essere vittima di un intersecarsi d’interessi, che tutto si prefiggono tranne che corroborare il benessere del personale e dei pochi abitanti». Il sindacato ricorda «l’indisponibilità di acqua potabile comunale, il riscaldamento, e la mancanza di collegamenti sufficienti con la terra ferma perché su otto barche della polizia penitenziaria solo una è funzionante, e sono tutte datate, in termini d”immatricolazione, 1987». Per Grieco, «non meno grave, è l’impatto ambientale dovuto all”utilizzo massiccio dei generatori di energia elettrica alimentati a gasolio e l’edilizia alteratasi nel tempo senza un piano logico urbanistico».
«L’amministrazione penitenziaria ha continuato a spendere male i soldi» Capitolo a parte, secondo la Uil-Pa «la gestione degli alloggi demaniali, un vero rebus di legittimità e di responsabilità con un esercizio oscuro. a tratti misterioso e sfuggente alle regole di gestione, un vero disordine dove poi a beneficiarne sono in pochi». «L’amministrazione penitenziaria in questi anni ha continuato a spendere male i soldi pubblici con azioni disorganiche senza avere un progetto, ora sembrerebbe voler fare un albergo e-ha concluso il sindacalista della Uil-Pa- un ristorante sull’isola con annessa scuola alberghiera, ovviamente abbiamo visto i locali e nulla rispetta le normative».