Sarà il gruppo Musica Antiqua del Maggio Musicale Fiorentino ad esibirsi il 3 aprile a Firenze (ore 16 – Sala delle Feste di Palazzo Bastogi; ingresso gratuito) in occasione delle celebrazioni del Capodanno Fiorentino. L’evento nato grazie alla compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana, ha lo scopo di mettere insieme musiche ed ambienti di epoche diverse, ognuna con un preciso collegamento alla Corte Granducale toscana, che negli anni del passaggio dalla famiglia Medici alla famiglia Lorena, ha vissuto una vera e propria rinascita culturale. L’evento è promosso dall’ associazione “Arte & Mercati
Il concerto I musicisti eseguiranno in concerto musiche di brani selezionati dal maestro Luigi Cozzolino, frutto di una ricerca e di uno studio su alcuni autori che dura da molti anni. Tutti i brani del programma, scelti tra le produzioni di compositori noti e meno noti, sono tratti da preziosi esemplari giacenti presso Archivi Storici di Biblioteche Musicali, Conservatori, Istituti di cultura e Enti situati in Italia e all’estero. I brani musicali richiamano tutti con le loro armonie, allo spirito e alle celebrazioni che erano solite tenersi alla Corte del Granducato di Toscana in occasione dei festeggiamenti del Capodanno Fiorentino e appartengono ad autori vissuti sia al tempo della famiglia Medici, che ad autori contemporanei ai Lorena. Molte sono le curiosità legate ad alcuni di questi musicisti che animano il programma del concerto, come ad esempio quelle relative ai compositori toscani Sanmartini, Veracini e Frescobaldi il cui brano “Canzon Terza a due canti e basso” del 1634, fu in origine dedicato proprio al Granduca Ferdinando II, alla cui Corte rimase prestando servizio per ben quattro anni. Altrettanto interessanti sono gli aneddoti legati ai compositori stranieri come Rameau, il cui nome si lega a quello di Voltaire, amico e conoscente e come non citare Charles Antoine Campion, lorenese di nascita, musicista molto stimato negli ambienti e nei salotti culturali dell’epoca, tanto che lo stesso Presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson, possedeva una collezione di musica dell’autore, naturalizzato italiano e conosciuto poi con il nome di Carlo Antonio Campioni.