La giunta comunale ha deciso di candidare la città di Livorno a Capitale Italiana della Cultura 2021. L’amministrazione comunale presenterà quindi la manifestazione d’interesse a partecipare al bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) per il conferimento del titolo, la cui pubblicazione è attesa a giorni, ed elaborerà successivamente il dossier di candidatura con cui tenterà di primeggiare rispetto agli altri comuni partecipanti. Due i pilastri concettuali del progetto di candidatura: le Livornine 2021 e Livorno delle Nazioni.
Il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin ha annunciato al decisione con una lettera aperta: «In questi anni abbiamo seminato il terreno fertile della cultura cittadina e nei dialoghi coi tanti tra di voi che sono stati attori di questa rinascita vitale emergeva sempre il desiderio recondito di un riconoscimento nazionale verso questo cammino – si legge nella lettera -. Un sentire che si traduceva nella richiesta di raccogliere i frutti di questo percorso, metterli a sistema e puntare all’investitura più ambita: diventare per un anno il modello di riferimento nazionale di come la cultura possa rappresentare la leva fondamentale per tenere unita la società, farla sviluppare con dinamiche pacifiche di integrazione, garanzia di sicurezza, e renderla capace di cavalcare le sfide contemporanee dell’innovazione e di uno sviluppo più sostenibile, inclusivo e solidale. Siamo consapevoli che candidare Livorno a Capitale Italiana della Cultura 2021 sia una scelta ambiziosa. Ma abbiamo la convinzione che sottrarci a questa possibilità di competere sarebbe un torto al nostro DNA cittadino, all’audacia labronica e al riconoscimento oggettivo di avere le carte per vincere questa sfida importante.
Convinzione e spirito di comunità «Per arrivare a vedere Livorno Capitale Italiana della Cultura 2021 dobbiamo muoverci con convinzione e spirito di comunità – scrive il primo cittadino – . Parliamo infatti di un cammino comune: dovremo definire insieme la candidatura, identificare insieme i punti chiave del nostro patrimonio materiale e immateriale su cui puntare e spingere insieme nella direzione giusta per vincere la sfida. Presto definiremo i termini di questo cammino, le tappe e le modalità per partecipare a questa lunga fase che partirà con l’adesione alla manifestazione d’interesse nazionale e culminerà con il dossier di candidatura. Ma prima ancora di questi momenti operativi volevo stimolare tutti voi ad avviare una riflessione individuale e collettiva su quanto ci potrebbe rendere Capitale Italiana della Cultura 2021. Entriamo nella dimensione mentale di un confronto di comunità su quanto già ci distingue e quanto potrà diventare elemento vincente della nostra candidatura»