«Siena ha già vinto perché proietteremo comunque aspettative e progettualità indipendentemente dal risultato». Così il sindaco Bruno Valentini sulla candidatura di Siena a capitale europea della cultura 2019 a pochi giorni dal verdetto sul quale è chiamata a pronunciarsi la giuria internazionale che sceglierà venerdì il progetto vincente tra le sei città candidate: Cagliari, Matera, Lecce, Perugia e Assisi, Ravenna e Siena. In una conferenza stampa a margine della visita al complesso museale Santa Maria della Scala dell’assessore alla cultura della Regione Toscana Sara Nocentini, il sindaco di Siena ha sottolineato: «vogliamo passare da un modello fatto da anni di finanza creativa ad un modello fondato sulla creatività culturale».
Sostegno indiscusso della Regione «L’intero processo di candidatura ha rappresentato per Siena un’occasione importante– ha ribadito Nocentini – per riscoprirsi, per ritrovare la forza della sua tradizione culturale, ma anche per guardare al futuro e all’innovazione indispensabile. Una scommessa importante indipendentemente dall’esito della selezione venerdì. Perchè noi proseguiremo a lavorare al progetto che la Regione ha avviato, come ha confermato di recente anche il presidente Rossi, per fare di Siena fino in fondo modello di un nuovo modo di vivere e fare cultura, legandola al turismo, all’economia del territorio, allo sviluppo».
550 progetti nel dossier Circa 550 i progetti che fanno parte del dossier della candidatura senese e che saranno illustrati venerdì alla giuria internazionale prima della decisione. Nella stessa giornata il bid book integrale della candidatura sarà scaricabile integralmente dal sito di Siena 2019. Dei 550 progetti circa la metà hanno partners internazionali e ci sarebbero poi già una ventina di progetti pronti sul tavolo di Siena2019 che attendono solo l’esito positivo di venerdì perché alcuni privati locali sarebbero disposti a investire un ammontare complessivo di 40milioni di euro.
Sacco, dichiarazione d’amore per Siena «I giochi non sono fatti, abbiamo delle chances, sono calmo e ragionevolmente ottimista» ha evidenziato il direttore della candidatura senese Pier Luigi Sacco che, dopo aver ringraziato la Regione Toscana per il sostegno e «tutti i cittadini senesi per il migliaio di incontri realizzati», ha parlato di un progetto di candidatura «di tutti». Incalzato poi dalle domande sulle polemiche tutte in salsa senese che hanno accompagnato la candidatura, Sacco ha sottolineato: «se c’è una cosa che ci differenzia dagli altri è che qui non si è avuto paura delle polemiche». «Non abbiamo la pretesa che il progetto piaccia a tutti» ha aggiunto prima di tirare una stoccata alle concorrenti: «se si guarda i social media delle altre candidate sembrano la Corea del Nord». Alla domanda se avesse intenzione di portare a termine i progetti anche se Siena non dovesse essere nominata capitale europea della cultura, sacco ha risposto: «se dipende da me io mi sento senese e sogno di venire a vivere qui».