In caso di cambio di orientamento del Legislatore italiano, la Toscana potrebbe dotarsi di una legge per l’obbligo vaccinale nelle scuole non dell’obbligo: lo ha affermato Stefania Saccardi, assessore alla salute della Regione Toscana, a margine della presentazione del rapporto Welfare e salute 2017 oggi a Firenze. «Avevamo già presentato una proposta di legge – ha spiegato l’assessore Saccardi – che riguardava le scuole non dell’obbligo, perché questa è l’autonomia della Regione, quindi asili nido e scuole materne, che introduceva quell’obbligo che poi stato introdotto dalla legge nazionale. Valuteremo eventualmente, dopo aver letto i provvedimenti del governo, se in questi termini possa essere opportuno anche far discutere e sottoporre di nuovo al Consiglio Regionale la proposta di legge». L’obbligo vaccinale, secondo l’assessore, oltre all’aumento della copertura «ha introdotto anche la possibilità di un dialogo più fruttuoso tra le strutture sanitarie e le persone, molte delle quali si sono convinte a vaccinare i propri figli dopo un colloquio con la struttura sanitaria».

«Qui nessuna autocertificazione» «Da noi non si porta nessuna autocertificazione», anche perché «in Toscana non so come si potrebbe applicare -ha affermato Stefania Saccardi a proposito dell’introduzione del sistema dell’autocertificazione per l’obbligo vaccinale dei bambini delle scuole – Abbiamo una piattaforma web nella quale le scuole hanno la possibilità di inserire i dati dei ragazzi iscritti, e automaticamente espungere il dato dei bambini che non sono in regola con le vaccinazioni» Ad ora tuttavia «non ho capito quale sia l’intenzione del ministro, leggeremo la circolare – ha aggiunto Saccardi -Credo che se si vuole cambiare la legge sulle vaccinazioni si debba avere il coraggio di andare in Parlamento e cambiarla».