Un’assemblea straordinaria dei presidenti di Provincia e una lettera aperta a tutti i partiti politici per denunciare l’insostenibilità dei tagli agli enti locali previsti dalla spending review, che colpiscono principalmente gli enti virtuosi. Lo ha deciso l’Ufficio di Presidenza dell’Upi, che si è riunito oggi a Roma per discutere delle norme contenute nel decreto che il Governo varerà questo pomeriggio.
 
Nessun premio all’efficienza «Si tratta di tagli lineari a Regioni, Province e Comuni, che non premiano l’efficienza degli enti e incidono direttamente sui servizi ai cittadini – si legge nella lettera che l’Ufficio di Presidenza invierà ai segretari dei partiti politici – Non c’è nessuna riqualificazione della spesa ma l’ennesima manovra che fa pagare i conti della crisi agli Enti locali, e quindi direttamente ai cittadini»
 
Enti verso il dissesto «Per quanto riguarda le Province – prosegue il testo -, il taglio di 500 milioni di euro per quest’anno e di 1 miliardo l’anno prossimo porterà al sicuro dissesto degli enti. A settembre poi, rischiamo di non potere riaprire le scuole, perché non avremo i soldi perché non potremo garantire la messa in sicurezza e non potremo pagare le utenze. Ma il taglio è strutturale, e comporta, di fatto, l’impossibilità per le Province di assolvere alle loro funzioni: non avremo più risorse per la manutenzione delle strade, per le scuole, per effettuare i servizi di salvaguardia e tutela del territorio, dovremo chiudere i Centri per l’impiego. Come si può – si chiedono, infine le Province italiane – proprio in  un momento come quello che stiamo attraversando, privare i cittadini sempre più colpiti dalla crisi, anche dei servizi pubblici essenziali?».

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