Nei giorni in cui in serie B scoppia il caso Catania ed in serie A fallisce il Parma, con conseguenza che molto probabilmente la squadra ducale dovrà iscriversi al torneo dei Dilettanti, e con coinvolgimento nell’inchiesta ‘Treno del gol’ anche di un tesserato del Livorno, Bellinghieri; la situazione è tutt’altro che tranquilla anche in Lega Pro. Il prossimo 30 giugno si svolgerà nella sede centrale della lega presieduta ancora da Mario Macalli, attualmente squalificato per una vicenda che lo vede condannato per aver favorito il Pergocrema, una infuocata riunione che dovrà cercare di approvare il bilancio della passata stagione, ed operare la composizione dei gironi in vista della prossima stagione.
Perplessità sui ripescaggi Proprio in merito di quest’ultimo punto è intervenuto nelle ultime ore il presidente del Prato Paolo Toccafondi, capofila del gruppo di club contrari alla politica di Macalli. Toccafondi, ha inviato una lettera al presidente della Figc Carlo Tavecchio in merito ai ripescaggi in Lega Pro dei posti vacanti a causa di mancata iscrizioni. La decisione verrebbe assunta dal Comitato di Presidenza della F.I.G.C. e successivamente ratificato in consiglio federale. È questa una procedura che suscita secondo il vertice del club laniero di per sé qualche perplessità e se a ciò si aggiunge il fatto che le norme si varino a pochissimi giorni dalla data delle iscrizioni ai campionati e conoscendo tutti i club che sono stati retrocessi e quelli potenzialmente in grado di poter correre dalla serie D, allora i dubbi secondo il Prato aumentano. Per eliminare ogni dubbio: «Le regole vanno scritte e fatte conoscere all’inizio del campionato e non alla fine. – scrive nella sua missiva al vertice del calcio italiano Paolo Toccafondi – Infine due brevi considerazioni: la prima, la crisi è pesante, fare calcio sottraendo denari alle proprie attività imprenditoriali è sempre più difficile, attenti a non alzare troppo le asticelle del fondo perduto dopo che nel passato campionato era stato zero; la seconda, bisogna fare la riforma dei campionati facendo sedere le tre Leghe intorno ad un tavolo e magari buttando via la chiave della porta per ritrovarla solo dopo che hanno sottoscritto una riforma vera (missione di ogni campionato, sostenibilità economica, risorse economiche per rendere forte il rinnovamento, regole, riduzione del numero). Questo presuppone che ogni subdolo escamotage di tagliare va aborrito ed evitato».
Pisa in svendita Proprio in Lega Pro rischia la mancata iscrizione per la prossima stagione il Pisa che è ufficialmente in vendita, secondo volontà del suo patron, Piero Battini, alla cifra simbolica di un euro. Cosa che ha fatto scatenare i tifosi che nella serata di ieri, sul lungarno Galilei (vicino al Giardino Scotto), nei pressi dell’abitazione del presidente Battini, si sono ritrovati in centinaia, tutti appartenenti alla curva Nord e hanno partecipato ad un sit-in di protesta per far sentire la propria voce. Striscioni, cori, toni alti e l’urlo «Battini, devi mantenere gli impegni». Questa la richiesta dei tifosi del Pisa per l’iscrizione regolare del Pisa 1909 al prossimo campionato di Lega Pro. Nessuno della famiglia Battini era in casa: finestre chiuse, tolte anche le solite bandiere nerazzurre esposte. Il corteo si è poi trasferito, prima di sciogliersi, sotto il palazzo del Comune.