eterologaE’ stato pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana la delibera della Regione che fissa le direttive sulla procreazione medicalmente assistita eterologa. «La delibera è pienamente in vigore»  commenta il presidente Enrico Rossi. L’atto era entrato in giunta accompagnato da un parere dell’ufficio legale nel quale si segnalava che in alcuni punti si interveniva su temi di competenza dello Stato, ma la giunta regionale lo ha comunque approvato. «Nessuno stop» quindi, spiega il presidente: «La delibera sulla fecondazione eterologa èstata regolarmente approvata dalla giunta regionale ed è quindi perfettamente valida e in vigore come tutte le altre. I problemi sollevati dall’ufficio legale sono di natura meramente interpretativa.Lo scopo delle decisione di giunta – prosegue Rossi – E’ quello di intervenire su una materia non ancora regolata dallo stato centrale, per garantire sicurezza e tutela della salute dei cittadini, evitando quello che giornalisticamente si chiama Far West delle provette».

Lo stop dell’ufficio legale Nella giornata di ieri l’ufficio legale della Regione Toscana aveva bocciato la delibera approvata in giunta in quanto recepisce una direttiva europea che solo lo Stato può recepire. E’ dunque materia su cui le singole Regioni non possono intervenire.

La replica del governatore La delibera sulla fecondazione eterologa approvata dalla Regione Toscana è «cedevole  nel senso che, a fronte di un intervento dello Stato in materia, la Regione assumerà coerentemente le determinazioni conseguenti». E’ la replica di Rossi. «Il parere dell’ufficio legislativo – dice il governatore della Toscana  riferendosi al fatto che prima della sua approvazione i tecnici della Regione avevano segnalato che in alcuni punti la delibera interviene su competenze statali – dimostra l’assoluta trasparenza e il rispetto che la giunta riconosce alle istanze tecniche. In caso di contenzioso – conclude tuttavia il presidente – l’avvocatura regionale lavorerà alla sua difesa ritenendo l’atto assolutamente difendibile in sede giudiziale».