donzelli«Il Presidente della Regione Enrico Rossi, che ha fondato nei giorni scorsi un nuovo partito, è rimasto iscritto nell’assemblea consiliare al gruppo del Partito democratico. Forse non ha trovato un solo uomo o una sola donna che aderisse al suo nuovo movimento e contribuisse al numero minimo di due consiglieri per formare un nuovo gruppo». E’ quanto affermato dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli che, in apertura della prima seduta del Consiglio regionale dopo la fondazione del Movimento Democratici e Progressisti, ha posto in aula la questione della collocazione di Rossi all’interno dell’assemblea. «La Toscana – ha sottolineato ancora Donzelli – si trova oggi nella grottesca situazione di avere un Presidente che non solo non fa più parte del partito di maggioranza assoluta, ma è completamente isolato. Rossi e i suoi lasciano così la Regione allo sbando: il Pd e i suoi satelliti o presunti tali tralasciano il governo della Toscana e dei suoi cittadini per le giravolte politiche e personalistiche della sinistra impegnata in scissioni e battaglie congressuali. La verità è che Rossi, come molti dei suoi compagni e amici di partito, stanno cercando di assicurarsi il proprio futuro personale in barba ai bisogni dei cittadini – conclude Donzelli – l’opposizione che Fratelli d’Italia rappresenta chiede chiarezza su quali siano le reali intenzioni della maggioranza e si batterà per mandare a casa al più presto chi nega ai cittadini toscani un governo serio e credibile».

Il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani
Il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani

Tutto fermo «Enrico Rossi non ha ancora lasciato il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale. Non solo. Nessun esponente dei dem risulta, al momento, fuoriuscito». A dirlo è il presidente dell’assemblea toscana, Eugenio Giani rispondendo proprio ad una sollecitazione del capogruppo di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli che è a sua volta membro dell’ufficio di presidenza. «Donzelli ha naturalmente facoltà di chiedere delucidazioni, lo capisco, rappresenta anche un dovere di correttezza. Come presidente dovrei per regolamento essere il primo ad averne notizia. Devo dire rispondendo, astenendomi da ogni valutazione politica allo stato attuale che non sono stato informato di alcunché». Andando oltre, fa sapere, «nessun consigliere regionale, anche alla luce di quello che leggiamo sui quotidiani, mi ha informato sulla costituzione di nuovi gruppi. Da un punto di vista istituzionale nulla è cambiato in questo Consiglio regionale. Ne darò immediata notizia appena accadrà qualcosa di differente».