Acque agitate alla Carrarese Calcio, società che milita nel campionato di Legapro girone B. Stamani il presidente dimissionario Raffaele Tartaglia che detiene il 70% della società (il restante 30 è nelle mani della GVG della famiglia di Gigi Buffon) ha detto di mettersi da parte e di vendere la sua quota al valore nominale e vale a dire 10.500 euro. Poi lo stesso Tartaglia, ingegnere romano che opera nel settore immobiliare, ha detto che la metterà in vendita a un centesimo, un prezzo simbolico facendo la prima offerta alla GVG di Buffon.
La contestazione dei tifosi I tifosi, infuriati, si sono radunati davanti allo stadio contestando all’uscita lo stesso Tartaglia che era in auto assieme al ds Federico anch’egli nel mirino della tifoseria. Sono comparsi striscioni con la scritta: “Federico dimettiti” e “Noi siamo con Gigi Buffon”. Alle ripetute domande dei cronisti se Tartaglia dal momento del suo arrivo a Carrara avesse versato un euro nelle casse della Carrarese Calcio avesse presentato garanzie bancarie, lo stesso presidente dimissionario non ha risposto. L’altro ieri Luca Casassa, responsabile della comunicazione e dell’immagine del capitano della Nazionale e della Juventus aveva detto che Tartaglia non aveva ancora tirato fuori un euro. Intanto i giocatori sono costretti a pagarsi gli affitti di casa (nel contratto erano a carico della società), per non essere sfrattati. C’e’ il rischio di un commissariamento da parte del Tribunale o addirittura della liquidazione della società.