La stagione politica del Sindaco di Sinalunga Maurizio Botarelli, indagato per peculato e truffa (leggi), è arrivata ad un bivio. Ma ancora non ha deciso quale strada prendere. Per questa mattina era stata, infatti, convocata la conferenza dei capigruppo in Consiglio comunale per capire se il primo cittadino del comune senese si sarebbe dimesso dal suo incarico oppure se avesse voluto tirare dritto per la sua strada in attesa delle indagini della Magistratura. Per conoscere il destino del Comune occorrerà attendere lunedì, giornata in cui Botarelli dovrebbe sciogliere definitivamente la riserva. Non è bastata, infatti, la riunione con i rappresentanti di maggioranza e opposizione. Il primo cittadino sinalunghese ha chiesto ancora tempo.
 
Le dimissioni degli assessori Pd Tempo che non sono più disposti a concedere gli assessori del Pd. Tutti e quattro, infatti, hanno rassegnato le dimissioni. In una nota congiunta Riccardo Agnoletti, Manlio Beligni, Dominga Bianchini e Athos Fierli hanno concluso anticipatamente il proprio mandato. «A seguito delle ultime vicende che hanno investito il Comune di Sinalunga ed apparse nelle cronache locali, poiché non si ravvedono più le condizioni di serenità politica necessaria per amministrare, i 4 assessori comunali di Sinalunga di espressione del Partito Democratico, rassegnano dalla data odierna le proprie ed irrevocabili dimissioni – hanno scritto – Seppur nelle difficoltà contingenti, in modo coerente e rispettoso nei confronti di tutta la comunità Sinalunghese». Parole che pesano come pietre rispetto alla condotta del loro Sindaco.

Il confronto con il Prefetto Così non è escluso che in queste ore possano essere convocate nuove riunioni dai partiti per decidere le posizioni da tenere prima dell’annuncio. Non è escluso, addirittura, che Botarelli voglia parlare, prima di annunciare la sua decisione, con il Prefetto di Siena Renato Saccone per comunicare, sembra con una lettera, le motivazioni alla base della sua scelta quale che sia.

Convocati i capigruppo Le ipotesi a questo punto sul tavolo dei consiglieri rimangono due. Botarelli potrebbe comunicare che intende dimettersi ed allora chiederà il via libera per un apposito Consiglio comunale straordinario in cui ratificarle. Una decisione questa che finirebbe per essere accettata dalle principali forze presenti in Consiglio. A partire da quel Partito Democratico che più volte ha chiesto al suo Sindaco di fare «un passo» indietro e che si è spaccato nel corso di una riunione dell’Unione comunale (leggi) che aveva portato alle dimissioni, poi respinte del segretario dei democratici sinalunghesi Andrea Francini. Le dimissioni sarebbero accolte anche dal centrodestra che più volte ha minacciato di porre la sfiducia al Sindaco (ma non ne ha i numeri). Resterebbe da capire l’intendimento del capogruppo della lista civica Angelina Rappuoli che pur censurando il comportamento del Sindaco aveva invitato il primo cittadino a rimanere al suo posto invocando il rischio “commissariamento”. Se, invece,Botarelli dovesse comunicare l’intenzione di rimanere sulla poltrona di Sindaco si aprirebbero nuovi scenari che potrebbero arrivare ad una convergenza bipartisan sulla necessità di porre fine in anticipo al secondo quinquennio del sindaco e membro della Deputazione generale della Fondazione Mps. L'alternativa sarebbe una nuova stagione dei veleni con un’aspra campagna fino al voto del prossimo anno.