Un concerto/spettacolo e una mostra fotografica nel ricordo di Lucio Battisti. Appuntamento venerdì 15 novembre al TuscanyHall di Firenze, dove alle ore 21 andrà in scena “Canto Libero – Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol”, non un semplice concerto ma un grande spettacolo che omaggia il periodo d’oro della storica accoppiata Mogol–Battisti. Nel foyer del teatro saranno esposte sei gigantografie del concerto che Lucio Battisti tenne il 4 febbraio 1968 al Teatro Puccini di Firenze. Immagini esclusive, concesse dall’archivio storico Locchi, che si potranno ammirare solo in questa data.
Canto Libero nasce da un’idea di Fabio “Red” Rosso, già le ad vocalist di varie band, e la direzione di Giovanni Vianelli. La band propone uno spettacolo che omaggia sì Battisti e Mogol, ma che va ben oltre alla semplice esecuzione di cover dei brani dei classici del repertorio dei due: Canto Libero, infatti, rilegge gli originali mantenendo una certa aderenza ma cercando di non risultare mera copia, mettendoci la propria personalità e sensibilità musicale e facendo emergere anche tutta l’anima blues e rock che Battisti aveva.
Sul palco, un ensemble di musicisti affiatati e già rodati nel corso di lunghe carriere, che portano avanti questo comune progetto con grande determinazione. La voce di Fabio “Red” Rosso, il pianoforte e la direzione musicale di Giovanni Vianelli, le chitarre di Emanuele “Graffo” Grafitti e Luigi Di Campo, Alessandro Sala al basso e alla programmazione computer, la batteria di Jimmy Bolco, le percussioni e la batteria di Marco Vattovani, Luca Piccolo alle tastiere, le splendide voci di Joy Jenkinse Michela Grilli, i video di Francesco Termini e l’eccezionale ingegnere del suono Ricky Carioti (fonico anche di Elisa) rileggono “La canzone del sole”, “Una donna per amico”,“Ancora tu”, “E penso a te”… e gli altri grandi successi di Battisti che hanno fatto e fanno tuttora sognare intere generazioni. Uno spettacolo che da anni entusiasma migliaia di fan in Italia e all’estero e che ha ricevuto anche la “benedizione” di Mogol, ospite in più occasioni.