In attesa che il proprio calciomercato si accenda, si continua a sudare in casa Fiorentina fra le montagne delle Dolomiti dove la formazione viola rimarrà in ritiro fino al prossimo 24 luglio. Ieri primo test amichevole contro il Trentino team privo di indicazioni determinanti (10 a 1 il finale), se non il ritorno ad una gara in maglia gigliata, dopo oltre sei mesi dall’ultimo precedente, per Giuseppe Rossi, autore di una doppietta e di un assist di tacco al compagno Jaime Baez.
Viola a caccia di un leader Nel frattempo con la partenza di Manuel Pasqual, capitano e simbolo dello spogliatoio viola per 14 anni, la Fiorentina è a caccia di leader per il proprio gruppo, fatto al momento di poche vere certezze, una delle quali è diventato in poco tempo il difensore Davide Astori. Estate particolare per l’ex giocatore anche di Cagliari e Roma che ha iniziato la preparazione fisico atletica in Val di Fassa con ancora l’amarezza per non aver disputato la recente competizione continentale per nazionali. «La delusione immediata è stata tanta, nel senso che era un raggiungimento di un obiettivo che qualsiasi giocatore vuole ottenere – ha sottolineato proprio Astori – Ci sono arrivato molto vicino, soprattutto in una stagione dove pensavo di meritarmela. È stato un bel colpo ma diciamo che le vacanze aiutano a superare queste delusioni. Ho vissuto da tifoso gli Europei e ho fatto il tifo per i miei compagni».
Ambizioni viola Il calciomercato già ha messo in evidenza come ripetere già una qualificazione alle prossime coppe europee, al momento per la Fiorentina, nella prossima stagione, sarà un’impresa. «Ora le squadre si stanno rinforzando tutte molto, le formazioni che sono state l’anno scorso davanti a noi sono diventate ancora più forti e noi dobbiamo cercare di fare come l’anno scorso -ha puntualizzato Davide Astori– cioè di non far percepire alla gente il gap che c’è fra noi e le squadre che ci sono davanti quando abbiamo fatto sognare i nostri tifosi per gran parte del campionato ed assieme a noi sono rimasti un po’ delusi dalla seconda parte della stagione dove potevamo fare qualcosa in più. Quest’anno possiamo garantirgli la stessa intensità, la stessa voglia di vincere qualsiasi partita ma sempre con la testa sulle spalle».
L’eredità di Pasqual Tornando alla ricerca di punti di riferimento nella Fiorentina, detto che Borja Valero e Gonzalo Rodriguez sono sempre di più bandiere, anche se silenziosi leader, l’ex capitano gigliato nella sua conferenza stampa d’addio alla Fiorentina ha eletto come suo erede proprio Davide Astori. «Mi hanno fatto molto piacere le sue parole perchè vengono da una grande persona e da un grande giocatore che ha vissuto per più di dieci anni questa squadra e questa città per cui sono parole che danno anche un po’ di responsabilità – ha sottolineato ancora il centrale difensivo viola – Mi rende orgoglioso aver fatto capire anche solo ad un compagno di squadra cosa posso dare. Sono un giocatore a cui piace la responsabilità e vivere lo spogliatoio nelle cose belle e nelle cose brutte per cui spero di dare qualcosa a questa Fiorentina». Davide Astori ha poi speso parole importanti soprattutto per un compagno di squadra. «Credo che la cosa che mancava a Giuseppe Rossi non era tanto riconquistare la fiducia di qualcuno ma un po’ il ritrovare la sua fiducia personale perchè come sappiamo tutti dopo i suoi infortuni non era facile tornare ai livelli a cui è tornato adesso – ha puntualizzato Astori -. Gli ha fatto bene andare giocare negli ultimi sei mesi, quest’anno è tornato molto carico e credo sia pronto per affrontare qualsiasi nuovo obiettivo si voglia prefissare».