PRATOVECCHIO STIA – Va a Yoav Berger, israeliano, il titolo di campione del mondo di forgiatura, con l’opera dal titolo ‘Circle of life’. Il fabbro israeliano di aggiudica l’11esimo Campionato mondiale di forgiatura nell’ambito della 25esima edizione della Biennale europea d’arte fabbrile che si è chiusa oggi a Stia (Arezzo).
Edizione caratterizzata da quattro giorni di grandi eventi, e un grande successo di pubblico per la più antica rassegna mondiale di artigianato artistico sul ferro battuto. E’ stato record di forge utilizzate, ben 14, per oltre 300 iscrizioni di fabbri in competizione provenienti da oltre 16 Paesi del mondo che si sono dati battaglia a colpi di mazze sulle incudini sul tema Connessioni.
Al secondo posto del Campionato mondiale di forgiatura si è classificato Roman Kost, Ucraina, con l’opera ‘Connection of differences’; al terzo posto Martin Holl, Germania, con l’opera ‘Togheter’. E’ stato questo il verdetto è scaturito dal lavoro della giuria della Biennale d’arte fabbrile di Stia presieduta da David Swift (Gran Bretagna) e composta anche da Zeevik Gottlieb (Israele); Alfred Bullermann e Christian Lanbacher (Germania) e Luc Vandecasteele (Belgio).
Per quanto riguarda il Campionato mondiale di forgiatura a squadre, vince il quartetto della Germania composto da Carstsens, Dirr, Upmann e Ludwing con l’opera dal titolo Puzzle. Sul secondo gradino del podio si piazza il team Repubblica Ceca con Lubos, Tulis, Kucera e Soulup, con l’opera ‘Memory of Santini 1723-2023’. Al terzo posto è si è classificato Team International con Chemin Jeremie, Jack Murphy, Arthur Ribolot e Clara Sobiesky con l’opera ‘Neuronal connection’.
Per il Campionato internazionale di scultura primo classificato Roman Kost (Romania) con l’opera ‘Paper Plane’; secondo classificato Richard Rulf (Rep. Ceca) con l’opera ‘The Unbearable Lightness of being’; terzi classificati gli italiani Stefano Fagioli e Andrea Gianpietri, con l’opera ‘Equilibrio’. Nel Concorso internazionale di progettazione e disegno Pier Luigi della Bordella il vincitore è Antonio Caputo, Italia, con l’opera ‘Stargate’. Al secondo posto si è piazzato Erel Shlomo (Israele) con l’opera ‘Metal Frame’; al terzo posto Jim Deering, con l’opera ‘Stia lives in my mind’s eye’.
Assegnate poi le Menzioni speciali ‘Lanificio spazio vuoto – incubatore di idee’, che vanno a Martino Stenico con ‘Dressage’; a Erel Schlomo con l’opera ‘Eschatology the connection of the religion’; e una menzione per Nico Giordani con l’opera ‘Congiunzioni’.