Si sfidano senza sosta, dall’alba fino a tarda notte. Non sentono la fatica, il sudore, il caldo o la pioggia. I muscoli ci sono, e piegano il ferro rovente a colpi di martello sull’incudine, con incessante regolarità. L’unico obiettivo è portare a termine il loro lavoro, la loro opera d’arte, l’idea che avevano in mente e che hanno saputo realizzare in oggetto di pregio, ovvero in ferro battuto. Sono i fabbri protagonisti della nona edizione del Campionato del mondo di forgiatura, in programma a Stia (Ar) nell’ambito della 23esima Biennale europea d’Arte Fabbrile, fino a domenica 1 settembre. Il tema è la ‘Genialità MDXIX’ per celebrare i 500 della morte di Leonardo da Vinci.
La biennale Sono circa trecento i partecipanti – ma le iscrizioni vanno avanti fino al termine del concorso – e provengono da tutto il mondo. Il 60 per cento sono stranieri: c’è chi ha fatto quasi tremila chilometri in auto per raggiungere Stia da San Pietroburgo (Russia), chi è arrivato dal Cile, dagli Stati Uniti e dal Giappone. E poi da Israele, Ucraina, Repubblica Ceca, Bulgaria, Belgio, Finlandia, Polonia, Lussemburgo, Irlanda, Olanda, Austria, Francia, Spagna, Svizzera, e Germania ed in Inghilterra le nazioni con più partecipanti. Mentre il restante 40 per cento sono italiani, provenienti da gran parte delle regioni, da Nord a Sud. «Stia è in questi giorni una grande spettacolo per tutti noi e per chi viene appositamente a vedere questa competizione unica al mondo – sottolinea Maria Gemma Bendoni, presidente Associazione Biennale d’Arte Fabbrile -. Un campionato mondiale che vede fabbri di tutte le età, stili e scuole di formazione differenti, ma accomunati dalla voglia e dalla passione per un mestiere antico che è però in grado di rinnovarsi e stare al passo con i tempi. Fino a domenica la gara va avanti e già si stanno vedendo, passando per l’area delle forge dove si inizia dalle 8 delle mattino e si va avanti fino alla mezzanotte, delle vere e proprie opere d’arte dedicate al genio di Leonardo». Inoltre – nell’area del Lanificio – gli studenti di tre scuole di forgiatura europea, la Scuola di forgiatura di Stia, l’inglese Hereford college of arts e la finlandese Association of vocational School Raseko, si stanno misurando, infine, nel Forum europeo degli studenti forgiando opere da collocare negli angoli più suggestivi di Stia.
Credits La Biennale di Stia, ha il patrocinio del Comune di Pratovecchio Stia, del Parco nazionale delle foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Regione Toscana, provincia di Arezzo, Cna Arezzo, Confartigianato Arezzo e Camera di Commercio di commercio Arezzo, Siena. Fa parte dal 2003 dell’Anello Europeo delle Città del Ferro “Ring of the European Cities of Iron Works”, associazione che raggruppa le più importanti mostre ed esperienze a livello europeo nel settore del Ferro Battuto al fine di promuovere e tutelare questa antica forma d’arte.
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