PISA – L’alluvione è passata, le polemiche no. Come dimostra l’incontro di 40 agricoltori provenienti dal Pisano e dal Livornese, che hanno visto i loro campi invasi dalle acque.
Lo scolmatore di Pontedera ha salvato Pisa dall’Arno, ma la piena è dilagata in tutta l’area circostante, facendo danni ingenti. Il punto è proprio questo. Gli imprenditori agricoli hanno lamentato non la scelta, ma le conseguenze, ovvero il conto da pagare.
Per questo motivo oggi l’Ufficio legale di Confagricoltura Pisa-Livorno preparerà una diffida da inviare alla Regione per chiedere i danni. Nel mirino è finito anche il Consorzio di bonifica. La rabbia è frutto del quadro attuale, i raccolti rischiano di essere irrecuperabili, e di ciò che si prospetta, perché gli eventi atmosferici estremi sono sempre più frequenti.
Intanto, secondo i calcoli di Confagricoltura, il risarcimento è di mille euro a ettaro più eventuali alle strutture rovinate. L’associazione però si fa notare che i ristori potrebbero spettare solo a chi riceve un danno pari o superiore al 30% della produzione vendibile. Di fronte a queste incertezze, il rischio è che le terre alla fine vengano abbandonate.