Nicola Ciuffi, 62enne imprenditore agricolo e allevatore della valdichiana senese, è il nuovo presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena. E’ quanto sancito dalla prima riunione del nuovo consiglio direttivo dell’associazione tenutasi mercoledì 29 luglio. Ciuffi raccoglie il testimone di Giuseppe Bicocchi, presidente uscente al termine del secondo mandato. Fabrizio Bindocci e Filippo Cresti eletti vicepresidenti.
L’impegno «Sono onorato – ha sottolineato il neopresidente di Upa Siena Nicola Ciuffi -. Dopo l’emergenza coronavirus un autunno pesante attende i nostri associati; il nostro primo impegno sarà la loro difesa con l’intento di tutelarli in ogni sede. Ringrazio il presidente Bicocchi per quanto fatto in questi 6 anni, insieme al consiglio direttivo hanno rappresentato una garanzia per il mondo agricolo e, di pari passo, sono stati supportati da una struttura interna solida, coesa e competente. Ora vogliamo che il nome, il ruolo e il peso della nostra associazione proseguino nel percorso di crescita che l’ha già portata ad essere un vero e proprio punto di riferimento per il mondo agricolo senese».
Al fianco di tutti gli agricoltori «Metteremo al primo posto le priorità dei nostri agricoltori senza distinzioni – ha aggiunto il vicepresidente di Upa Siena Fabrizio Bindocci -. L’eccellenza agricola della provincia di siena e dei suoi produttori deve essere valorizzata, dobbiamo avere un peso specifico ed essere riconosciuti per quello che siamo. Dobbiamo farci ascoltare nelle sedi istituzionali, oggi più che mai. Sono convinto che la squadra che oggi è stata presentata possa essere vincente, fatta di persone motivate e competenti».
Le priorità «Siamo in una fase molto delicata, saremo attenti a tutte le necessità delle 950 aziende che rappresentiamo in provincia di Siena – ha evidenziato il vicepresidente di Upa Siena Filippo Cresti -. Snellimento delle procedure burocratiche e l’assistenza economica per le aziende in difficolta dopo il coronavirus credo che saranno i primi punti all’ordine del giorno insieme ad un rinnovato e propositivo rapporto con le istituzioni».