Mi piace definirmi una persona positiva (che non vuol dire ottimista) e sono dunque molto contento di leggere che a partire dal mese di maggio l’aeroporto di Grosseto avrà voli regolari da parte della compagnia svizzera SkyWork Airline, tre volte alla settimana mercoledì, sabato e domenica con arrivo a Grosseto da Berna previsto alle ore 8,20 e partenza da Grosseto per Berna il mercoledì alle ore 9,40 e il sabato alle ore 10,20, con esclusione della domenica. Un servizio aereo sostanzialmente regolare, che durerà fino alla metà di ottobre, dunque per tutto il periodo di maggiore affluenza turistica in Toscana e anche in Maremma. E leggo con ancora maggiore piacere che il collegamento con Berna permetterà poi ai passeggeri partiti da Grosseto anche “potenziali” coincidenze con una serie di destinazioni europee di grande interesse, come Londra, Amsterdam, Berlino e Monaco di Baviera.
Proprio perché comprendo l’entusiasmo da parte della società di gestione dell’aeroporto e degli operatori economici, non solo turistici, del territorio, mi permetto di predicare calma e prudenza. Perché un volo non fa un aeroporto, non basta un collegamento ed una destinazione per poter automaticamente pensare che sarà una strada luminosa verso il successo. Già quella parola “potenziali” coincidenze nel comunicato stampa mi mette un filo di inquietudine, perché ricordo sempre con un brivido una celebre battuta del presidente francese Charles De Gaulle («II Brasile è un paese con grandi potenzialità, e lo resterà sempre») e preferisco quindi poche e piccole certezze. E poi metto nel conto anche il fatto che in Italia ci sono troppi aeroporti, spesso aperti per far piacere ad un ministro, un onorevole o un senatore, e che si sono ingoiati soldi pubblici in quantità industriali.
Proprio non voglio che a Grosseto succeda lo stesso. E’ uno dei lavori più difficili del mondo e per questo raccomando di andare avanti con grande cautela, concretezza, senza proiezioni fantastiche di passeggeri e voli, e sempre pronti a spengere la macchina, qualora dovesse incepparsi qualcosa e le perdite iniziassero ad andare fuori controllo.